L’Empoli vede... rossonero. Sia Colombo che Vasquez hanno un conto in sospeso

Il Milan non ha creduto in loro: tutti e due vogliono dimostrare di avere grandi doti. A fine stagione la società azzurra potrà esercitare il diritto di riscatto per entrambi.

di Redazione Sport
28 novembre 2024
Sia Colombo che Vasquez hanno un conto in sospeso

L’attaccante Lorenzo Colombo, 22 anni, e il portiere Devis Vasquez, 26: il Milan non ha creduto in nessuno dei due

di Simone Cioni

EMPOLI

Milan-Empoli di sabato prossimo alle 18 al Meazza è sicuramente la partita di Lorenzo Colombo e Devis Vasquez. L’attaccante e il portiere azzurro sono infatti in prestito dal club meneghino, entrambi con diritto di riscatto sebbene a cifre diverse. Se l’attuale numero uno della squadra di D’Aversa non è però mai sceso in campo con la maglia rossonera dal suo arrivo a Milanello nel gennaio del 2023, Colombo è cresciuto proprio nel settore giovanile del Milan debuttando in prima squadra il 18 luglio 2020 in un Milan-Bologna 5-1, che lo vide subentrare all’82’ ad Ante Rebic oggi al Lecce. Nella prima metà della stagione successiva collezionò altre 4 presenze in Serie A per 91 minuti complessivi oltre a 5 apparizioni in Europa League per altri 185 minuti totali, segnando il primo e fin qui unico gol in rossonero nel 3-2 di San Siro nel terzo turno di qualificazione contro i norvegesi del Bodo Glimt.

Poi, da gennaio 2021 è iniziato il suo peregrinare in prestito con tappe a Cremona e Ferrara in Serie B prima delle ultime esperienze nel massimo campionato italiano con Lecce e Monza.

La nuova avventura azzurra è cominciata nel migliore dei modi con il gol all’esordio assoluto in Coppa Italia a inizio agosto contro il Catanzaro, e altre due marcature e un assist nella trasferte di Roma e Cagliari nelle prime cinque giornate di campionato. Praticamente partecipando a un gol ogni 135 minuti. Dallo scorso 20 settembre, però, Colombo è a secco per un ‘digiuno’ che dura ormai da 810 minuti. E sappiamo quanto sia importante per un attaccante segnare. Tuttavia il classe 2002 di Vimercate è sempre stato molto utile alla squadra, grazie a un grande spirito di sacrificio che lo fa correre molto anche all’indietro. Ripiegamenti preziosi così come la sua capacità di giocare spalle alla porta. Soprattutto da quando D’Aversa ha scelto di farlo partire dalla posizione di trequartista destro, per sfruttarne le caratteristiche di tagliare verso il centro e presentarsi alla conclusione con il suo mancino, cosa che gli è riuscito per esempio a Cagliari e che stava per riuscirgli contro il Como in casa (due tiri a fil di palo). Un dispendio energetico che, magari, gli ha fatto perdere un po’ di lucidità al momento di determinare, in alcune circostanze avrebbe potuto far meglio sia in fase di conclusione che di appoggio per dare sfogo a un’azione di rimessa. Non molto incisivo in progressione, Colombo diventa ben più insidioso negli ultimi venti metri quando con i suoi scatti e i suoi movimenti ha saputo spesso mettere in difficoltà le difese avversarie.

Chissà che non possa ritrovare il feeling con il gol, per altro fondamentale per una squadra come l’Empoli che ha il secondo peggior attacco della Serie A, proprio contro il suo Milan, a cui ha già segnato lo scorso 18 febbraio nell’ultima delle tre volte che lo ha affrontato da avversario (Monza-Milan 4-2). Un successo che gli ha permesso di pareggiare il suo bilancio contro i rossoneri dopo il precedente ko sempre col Monza e il pari con il Lecce.

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