"Mi ispiro a Maldini". Goglichidze si presenta

Il giovane difensore georgiano amico di Mchedlidze sicuro della sua scelta "Empoli è una grande famiglia, l’ambiente giusto per poter migliorare".

16 febbraio 2024
"Mi ispiro a Maldini". Goglichidze si presenta

"Mi ispiro a Maldini". Goglichidze si presenta

di Simone Cioni

Ancora non ha esordito in Serie A, mentre domenica scorsa ha giocato tutta la partita della Primavera contro l’Inter, ma l’approdo di Seba Goglichidze (nella foto) ad Empoli, concretizzatosi nell’ultimo mercato invernale, ha preso forma già nel 2021 quando il talentuoso difensore georgiano classe 2004 giocava nel Torpedo Kutaisi con Levan Mchedlidze, dal 2008 al 2019 (salvo una piccola parentesi al Palermo) a Empoli con 20 reti in 164 gare. É lo stesso Mchedlidze a fare da interprete al più giovane connazionale, di cui sta seguendo personalmente l’inserimento in azzurro. "Quando avevo 16 anni ero compagno di squadra di Levan, che è stato tanti anni ad Empoli – racconta Goglichidze – e lui mi diceva che mi vedeva già in una squadra importante come l’Empoli, anche se dovevo lavorare ancora sodo per poter arrivare a quel livello. Mi ha raccontato tutto quello che rende l’ambiente azzurro speciale, diverso da tutte le altre società. Questa cosa mi è sempre rimasta dentro e nonostante avessi anche altre possibilità, io sono voluto venire qui a tutti i costi. Ho impiegato poco tempo per decidere e ora che sono qui sono sempre più convinto della scelta che ho fatto, perché è davvero una grande famiglia. Già dal secondo giorno sembrava che fossi qui da mesi".

"Del resto per un difensore quello italiano è un bel campionato da disputare – prosegue il 19enne georgiano –. Il mio impatto con Empoli? Qui si sta molto bene, è una città piccola in cui si vive di calcio e dove un calciatore sta vicino allo stadio, potendosi così concentrare al cento per cento sul suo lavoro, non per esempio come succede in Georgia, dove si fa molta più fatica. Insomma è l’ambiente perfetto per crescere e per un giovane come me questo è un aspetto fondamentale". Difensore centrale oltre il metro e novanta, ma con la possibilità di essere impiegato anche da esterno basso di destra, è lo stesso Goglichidze a raccontare le proprie caratteristiche: "Sono un difensore molto aggressivo, ma i miei punti di forza sono l’uno contro uno e la capacità di giocare la palla in uscita. Un giocatore a cui mi ispiro? In questo momento ci sono tanti difensori forti in Serie A, ma il mio giocatore preferito è sempre stato Paolo Maldini". Goglichidze racconta poi come è rimasto stregato da Nicola. "Il mister ci sta addosso ogni giorno, mi è piaciuto tantissimo per esempio che ogni cosa che facciamo di sbagliato sul campo, lui ci da subito indicazioni per correggerci. Personalmente ho ancora molta difficoltà a capire quello che dice, ma con i movimenti riesce a mostrarci tutte le cose in maniera semplice. E questo è molto importante per me per migliorare, sto cercando di seguire e di dare tutto ogni giorno, anche perché il mister è molto forte sull’aspetto difensivo".

Infine, il numero 2 azzurro chiude con una considerazione sul calcio georgiano. "Anche in passato c’erano tanti giocatori importanti da noi, ma non riuscivano ad emergere all’estero perché il nostro campionato non è molto importante, ma da quando Kvaratskhelia ha mostrato le sue qualità a Napoli, è cambiata la percezione verso i calciatori georgiani e spero che ne possano presto arrivare altri, perché ci sono tanti giovani bravi".

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