Personalità e colpi di fino. Ora più rabbia sottoporta . Così Fazzini può decollare

Dopo l’infortunio all’anca il fantasista adesso ha ritrovato la condizione migliore. E ha già intuito come poter crescere ancora: "Manca la capacità di concretizzare".

di SIMONE CIONI -
22 ottobre 2024
Ora più rabbia sottoporta . Così Fazzini può decollare

Jacopo Fazzini ha recuperato la condizione dopo aver smaltito un problema ai muscoli dell’anca (Gasperini/FotoGermogli)

In campo per 78 minuti contro il Napoli, Jacopo Fazzini ha mostrato di aver smaltito l’infortunio ai muscoli dell’anca rimediato ormai più di un mese fa. Se nella partita precedente contro la Lazio era apparso ancora non al top, infatti, domenica scorsa il fantasista viareggino ha disputato un’ottima prova tornando a duettare con efficacia con Esposito e Colombo, prendendosi spesso la responsabilità della giocata e rendendosi protagonista anche di buone iniziative. Come ha riconosciuto lui stesso dopo il match contro il Napoli, però, deve ancora migliorare in fase di finalizzazione.

"Devo ancora migliorare sotto porta, potevo fare meglio in determinate occasioni e del resto con il Napoli ci è mancata proprio la capacità di concretizzare le occasioni create, ma nel complesso penso che la gara sia stata disputata bene – ha spiegato –. Uno dei nostri punti di forza è non voler prendere gol, ma dobbiamo crescere quando abbiamo la palla, tenere ancora di più il possesso evitando di andare fuori giri, come certe volte ci succede". Proprio per migliorare ancora in fase realizzativa serve di certo il miglior Fazzini, che insieme a Esposito e Colombo compone un tridente giovane, ma con delle enormi potenzialità. "La nostra intesa può migliorare ancora, ci conoscevamo già ma credo che possa solo aumentare giornata dopo giornata – ha proseguito Fazzini –. D’altra parte il nostro gruppo è molto unito, fatto di bravissimi ragazzi che in campo cerchiamo di aiutarci e fare il massimo per questa maglia. Dopo questa sconfitta siamo tornati a casa con dispiacere e rammarico ma adesso dobbiamo pensare alla prossima partita e pensare positivo perché anche se veniamo da due sconfitte, abbiamo fatto due buonissime prestazioni".

Contro il Napoli abbiamo rivisto insomma il Fazzini ammirato nelle prime uscite, capace di dettare i tempi delle ripartenze e spezzare la pressione avversaria con le proprie accelerazioni palla al piede oltre che forzare la giocata quando c’è da creare superiorità numerica. Il suo ritorno ai livelli espressi in avvio di stagione sarà sicuramente determinante per la squadra di D’Aversa. "Siamo un gruppo giovane, ma abbiamo abbastanza esperienza per gestire determinate partite – ha concluso –. Secondo me quello che ci è mancato, ripeto, è stata la cattiveria negli ultimi metri e sotto porta. Fare tutta la partita come il primo tempo contro il Napoli è quasi impossibile, è normale che quando giochi contro queste squadre l’errore deve essere ridotto al minimo".

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