Pulisic punisce l’unica sbavatura. Azzurri a testa alta ma senza punti

L'Empoli non riesce a strappare punti da San Siro contro un Milan poco brillante. Un errore difensivo costa la sconfitta, nonostante la reazione positiva della squadra di Nicola. Prossimo impegno contro il Bologna e poi l'Inter.

11 marzo 2024
Pulisic punisce l’unica sbavatura. Azzurri  a testa alta ma senza punti

Pulisic punisce l’unica sbavatura. Azzurri a testa alta ma senza punti

di Simone Cioni

MILANO

Niente da fare. Un Empoli ben messo in campo non basta per strappare un punto da San Siro. Un Milan poco brillante sfrutta al massimo l’unico errore degli azzurri, per poi controllare. Soffrendo un po’ nel finale, ma con un Empoli che non da mai realmente la sensazione di poter far male. Dopo l’amara sconfitta nello scontro diretto casalingo col Cagliari, comunque, la squadra di Nicola ha risposto positivamente dal punto di vista dello spirito e della determinazione. Purtroppo contro queste squadre serve essere perfetti nelle due fasi e gli azzurri non lo sono stati. Nicola ripropone il 3-4-2-1 con Fazzini al posto dell’infortunato Marin (contusione al costato) a far coppia con Maleh in mezzo al campo, mentre davanti esordio dal primo minuto per l’ex Niang, con alle spalle Zurkowski e Cambiaghi. Dietro il solito terzetto, mentre a sinistra prima da titolare dopo l’infortunio per Pezzella con Gyasi che torna a destra a tutto campo su Teo Hernandez. L’avvio aggressivo del Milan costringe l’Empoli nella propria metà campo, ma i difensori fanno sempre buona guardia sui traversoni che piovono all’interno dei sedici metri. Caprile respinge invece una conclusione di Pulisic. Poi, col passare dei minuti le due linee molto strette degli azzurri iniziano a togliere spazio e ritmo alla squadra di Pioli, con l’Empoli che prende invece coraggio, manovra con più tranquillità dal basso e sfonda soprattutto a sinistra. Maignan non deve compiere parate, ma Cambiaghi e soci dimostrano di esserci.

Nel momento migliore degli azzurri, però, ecco l’errore di Ismajli (nell’occasione si infortuna anche muscolarmente e deve cedere il posto a Bereszynski) che spalanca la strada a Okafor, bravo poi a pescare nel cuore dell’area di rigore Pulisic, sul cui tiro Luperto non è reattivo nel coordinarsi per rinviare e sporca la conclusione che beffa Caprile. Inizialmente l’arbitro annulla per fuorigioco, su segnalazione del guardalinee, ma dopo tradizionale controllo del Var la rete viene convalidata perché c’è Walukiewicz a tenere in gioco Okafor. Una rete pesante, incassata proprio alla fine del primo tempo, che porta Nicola a cambiare disposizione dopo l’intervallo. Si torna al 4-3-3 con Zurkowski abbassato in mediana e Gyasi alzato a formare un tridente con Niang e Cambiaghi. Gli azzurri riescono ad alzare il proprio baricentro, ma manca il guizzo finale. Così Nicola inserisce anche Cancellieri e Destro ed è proprio quest’ultimo ad andare vicino al pari dopo una bella parata di Caprile su tiro dal limite di Loftus-Cheek. Prima al 79’ viene provvidenzialmente anticipato da Kalulu su cross basso di Bereszynski, poi all’83’ colpisce di testa il palo esterno, sebbene in fuorigioco e infine 4 minuti più tardi, tutto solo all’altezza del dischetto, conclude troppo centralmente di testa per impensierire Maignan. Arriva quindi il secondo ko di fila dell’era Nicola, ma anche un’altra prestazione che fan ben sperare per il futuro, che però si chiama Bologna e, subito dopo la sosta, Inter.

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