Ricerca della verticalità e baricentro alto. L’Empoli ha idee chiare ma serve equilibrio

Il maggior possesso palla nella metà campo avversaria porta a creare tanto. Se però non riesci a concretizzare i rischi aumentano

4 ottobre 2023
Ricerca della verticalità e baricentro alto. L’Empoli ha idee chiare ma serve equilibrio

Ricerca della verticalità e baricentro alto. L’Empoli ha idee chiare ma serve equilibrio

di Simone Cioni

Ieri mattina gli azzurri sono tornati a lavorare, tra campo e palestra, agli ordini di mister Andreazzoli in vista dell’importante partita di venerdì alle 18.30 al Castellani-Computer Gross Arena contro l’Udinese. Preparazione che si chiuderà con le due sedute pomeridiane di oggi e domani (entrambe alle 16 al Sussidiario ed entrambe a porte chiuse). E le notizie che arrivano dagli infortunati non sono confortanti: oltre a Pezzella, che dovrà stare fermo circa 2 mesi dopo la frattura composta del malleolo destro, per il match contro i friulani non recupereranno nemmeno Bereszynski e Maldini. I due si sono infatti allenati a parte e non saranno a disposizione per questa ultima gara prima della seconda sosta per gli impegni delle Nazionali. Una sfida come detto di estrema importanza, al pari di quella di mercoledì scorso contro la Salernitana. Al netto delle ultime due buone prestazioni contro la squadra di Sottil, la cui panchina traballa dopo l’avvio poco felice anche dei bianconeri (appena un punto in più di Caputo e compagni, ma ancora senza vittorie all’attivo), sono infatti ancora una volta i punti l’obiettivo principale.

Di sicuro l’Empoli arriva a questo scontro diretto con un’idea di gioco piuttosto chiara, come hanno confermato anche i numeri di Bologna. Baldanzi e compagni, per esempio, hanno tenuto meno la palla dei felsinei, ma lo hanno fatto di più nella metà campo avversaria prediligendo quindi una maggior verticalità facendo persino segnare un indice di pericolosità più alto dei propri avversari, raggiunto per altro più con azioni manovrate che con ribaltamenti di fronte. Il problema nasce al momento di finalizzare questa mole di gioco prodotta, perché sia in termini di cross che di conclusioni a rete le percentuali di riuscita calano vistosamente.

Il rovescio della medaglia è un baricentro più alto in entrambe le fasi di gioco che inevitabilmente, espone la squadra a qualche rischio in più quando gli avversari riescono a superare la prima linea di pressione. E se davanti non concretizzi ecco che questo aspetto può diventare un altro problema perché non sempre è facile trovare il giusto equilibrio come successo contro la Salernitana (ad onor del venero avversario di caratura nettamente inferiore rispetto al Bologna, almeno per quanto visto sul campo del Castellani-Computer Gross Arena). Se da un lato quindi il gol resta il principale problema da risolvere, mai nella sua storia gli azzurri avevano segnato una sola rete dopo 7 giornate di Serie A, dall’altro è pur vero che in qualche maniera vanno limitati anche quelli incassati perché, pur togliendo i 7 presi a Roma, l’Empoli ha comunque raccolto nella propria porta quasi 2 palloni di media a partita (9 reti in 5 gare). Decisamente troppi anche per una squadra in lotta per la salvezza.

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