Seghetti para, Esposito gol. L’Empoli ha la formula per continuare a stupire
Giovani e di qualità: l’impresa dei baby azzurri sotto gli occhi del ct Spalletti. L’attaccante: "La Nazionale? Ora penso solo alla salvezza, c’è tanta strada da fare".
I pensieri di uno stadio intero, dagli spalti alle panchine fino al campo, sono stati inevitabilmente per il centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove, dopo il malore di domenica scorsa, poi però c’è stato anche un derby e il baby Empoli dopo il Torino ha battuto pure la Fiorentina. "Prima di tutto vorrei salutare Bove, che abbiamo visitato. Vederlo ci ha fatto piacere, così come i genitori e la fidanzata, capiamo il magone. Attraversano un momento delicato e lo dico in rappresentanza dell’Empoli, ma soprattutto come padre di famiglia – ha precisato D’Aversa nel post partita –. Questa serata rimarrà però nella storia di questo club ed è solo merito dei ragazzi".
Tante le risposte positive per il tecnico azzurro, tanto a livello collettivo che individuali: da Ekong, ancora a segno in Coppa Italia dopo Torino a Marianucci, freddo pure dal dischetto, passando per Tosto e il rientrante Belardinelli, ma due su tutti sono stati i grandi protagonisti dell’impresa azzurra: Seghetti ed Esposito. Il giovane portiere cresciuto nel vivaio di Monteboro ha effettuato due grandi interventi e ha parato un rigore. Dopo aver firmato lo scorso aprile il suo primo contratto da professionista in estate sembrava in procinto di partire in prestito, invece D’Aversa ha scommesso su di lui e adesso l’Empoli si culla l’ennesimo talento. "Ha fatto un paio di interventi miracolosi – ha commentato D’Aversa –. Ha qualità enormi, dobbiamo far sì che cresca, ma sta dimostrando grandissima maturità".
E intanto il 19enne di San Miniato ha sottolineato tutta la propria soddisfazione. "Un’emozione unica. Il merito non è solo mio, ma della squadra. Complimenti a tutti –. I rigori? Dopo l’allenamento ci fermiamo sempre a batterli, questa volta con più attenzione. Non mi aspettavo che arrivassero davvero, ma è andata bene". L’attaccante di Castellamare di Stabia, dopo gli scampoli di gara contro Udinese e Milan, ha giocato 90 minuti dimostrando non solo di aver recuperato dall’infortunio che lo ha tenuto ai box per un mese, ma di rappresentare un enorme valore aggiunto per questo Empoli. "Vede il calcio e sa giocare – ha sottolineato D’Aversa –, deve essere solo più continuo per diventare quel giocatore in linea con le sue qualità tecniche".
Il gol del 2-2 è stato un tocco delizioso di sinistro sull’uscita di Terracciano dopo un altrettanto eccezionale controllo di esterno destro in corsa, mentre nella lotteria dei rigori ha confermato la propria personalità, nessun errore finora in carriera dagli undici metri. "Sulla carta la Fiorentina è più forte ma poi c’è il campo e con un po’ di fortuna e sacrificio abbiamo vinto – ha commentato il talento partenopeo –. Giocare è stato difficilissimo, Edoardo lo conosco da anni, così come la sua famiglia. Spero stia bene e torni in campo". In tribuna al Franchi c’era anche il ct della Nazionale Luciano Spalletti, ma Esposito ora ha in testa solo l’Empoli. "Lui mi ha fatto esordire con l’Inter a 16 anni, ma da qui alla Nazionale ce n’è di strada – conclude –. In questo momento poi voglio solo salvare l’Empoli e c’è ancora tanta strada da fare". Importante in quest’ottica lo scontro diretto di domenica prossima alle 15 a Verona.
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