Sempre titolare da quando è arrivato in azzurro, adesso l’attaccante deve sbloccarsi. Cerri si è preso l’attacco. Ma ora serve il gol

Alberto Cerri, attaccante dell'Empoli, cerca il suo primo gol con la squadra toscana per dare una svolta alla sua stagione. Dopo un inizio promettente, ora è determinato a dimostrare il suo valore e contribuire alla salvezza della squadra.

6 febbraio 2024
Cerri si è preso l’attacco. Ma ora serve il gol

Cerri si è preso l’attacco. Ma ora serve il gol

Centosettantanove minuti di fiducia che adesso aspettano un gol. Nelle tre partite sotto la guida di Davide Nicola, il neoacquisto Alberto Cerri è sempre stato titolare a conferma della stima che l’allenatore ha nei confronti dell’attaccante arrivato dal Como: 69’ contro il Monza, 56’ con la Juventus e 54’ contro il Genoa. Nelle tre gare l’aspetto più positivo è stata la continuità di risultati, ma anche le reti segnate sono state ben quattro e la porta avversaria è rimasta inviolata soltanto sabato scorso. I centri però sono arrivati alla tripletta di Zurkowski e da Baldanzi, ormai alla Roma. Nessun gol invece dagli attaccanti attualmente in rosa. Ecco perché è attesa una svolta proprio da loro e da Cerri che ha avuto le proprie occasioni a livello di minutaggio. Una consapevolezza che inizia dallo stesso giocatore che durante la presentazione aveva detto: "È normale che io debba fare gol perché sono un attaccante e questo mi viene chiesto". Per adesso da parte sua molto lavoro per la squadra e altrettanto entusiasmo. Ora serve un gol con la maglia dell’Empoli, magari già con la Salernitana. Sarebbe una svolta, pure mentale, per il centravanti che non segna dal 26 agosto in Serie B contro la Reggiana. I problemi fisici e tanta panchina gli hanno impedito di trovare nel club lombardo quella continuità che invece adesso potrebbe avere in Toscana. Per lui è una grande opportunità e quando farà esplodere le sue doti fisiche a beneficiarne saranno proprio gli azzurri che contano anche su di lui per la corsa alla salvezza, in attesa di Niang (in panchina con il Genoa) e della concretezza (oltre a un po’ di fortuna) di Cambiaghi che di occasioni nitide ne ha avute decisamente con maggior frequenza.

Ilaria Masini

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