Un Empoli infinito sbanca il Mapei. Gli azzurri vanno due volte avanti ma il Sassuolo li riacciuffa sempre. Poi Bastoni firma l’impresa al 94’

Il team di Davide Nicola conduce la gara con buona maturità, pagando però due sbavature in fase difensiva. Finalmente decisive le palle inattive con due pennellate di Marin per Luperto in avvio e l’ex Spezia allo scadere.

25 febbraio 2024
Gli azzurri vanno due volte avanti ma il Sassuolo li riacciuffa sempre. Poi Bastoni firma l’impresa al 94’

Gli azzurri vanno due volte avanti ma il Sassuolo li riacciuffa sempre. Poi Bastoni firma l’impresa al 94’

di Simone Cioni

Non c’è niente da fare. Quest’anno le sfide tra Empoli e Sassuolo non sono adatte ai deboli di cuore. Se all’andata al Castellani Computer Gross Arena fu un sinistro di Berardi al 92’ a regalare il 3-4 agli emiliani, stavolta ci pensa Bastoni, al rientro dopo l’infortunio, a firmare il blitz azzurro al Mapei al 94’. Finisce 3-2 per l’Empoli che, così, non solo ’vendica’ il ko di novembre, ma fa un altro importante passo verso la salvezza. Quello contro il Sassuolo, che scivola così a meno 5 dagli uomini di Nicola (con una partita in meno), era infatti un altro scontro diretto, dopo quello vinto a Salerno. E gli azzurri lo hanno affrontato con maturità, facendosi riprendere due volte, è vero, ma anche trovando sempre la capacità di reagire. Siamo chiari, l’Empoli non ha fatto cose trascendentali e a conti fatti sono stati cinque episodi a determinare i gol, ma ha sempre dato la sensazione di essere più squadre dei rivali. E pensare che le difficoltà nell’affrontare una trasferta così delicata non erano mancate. Oltre a Caputo, Grassi ed Ebuehi per Sassuolo non sono infatti partiti nemmeno Fazzini e Zurkowski, fermati rispettivamente da una contusione alla coscia non ancora smaltita e da un problema alla caviglia. Scelte quasi obbligate, quindi, per Nicola che opta per il 4-3-3 già visto nella seconda parte del derby di domenica scorsa. Uniche due novità a centrocampo con Marin, che rileva le mansioni di Grassi e Kovalenko che agisce da mezzala destra.

Gli azzurri giocano con personalità, togliendo spazio tra le linee al Sassuolo e, pur non creando tantissimo, non danno mai l’impressione di poter andare seriamente in difficoltà. In una giornata in cui le ripartenze non sono così incisive l’Empoli riesce finalmente a far male su situazioni da palla ferma, come quando al 10’ Luperto insacca da due passi il cross di Marin. L’Empoli raddoppierebbe anche con Maleh, ma un fortuito tocco di mano (in caso di gol però la volontarietà non conta) della mezzala marocchina induce il Var ad annullare la rete.

Come successo a Salerno l’Empoli subisce un po’ gli avversari in avvio di ripresa con l’ex Pinamonti che, dopo il doppio errore dal dischetto contro l’Atalanta, si riscatta e trasforma il rigore dell’1-1. Ma chi di penalty ferisce, di penalty perisce. Dopo essersene visti fischiare solo uno nelle prime 23 giornate, infatti, l’Empoli si conquista il terzo rigore nelle ultime tre gare per un netto mani di Ferrari su tiro di Niang, con lo stesso numero dieci che anche stavolta non sbaglia. L’Empoli sembra in gestione, ma lo stesso Ferrari si fa perdonare insaccando di testa il 2-2 su un’altra palla inattiva. Pari che potrebbe anche andar bene all’Empoli, ma proprio all’ultimo tuffo ecco la girata area di Bastoni per l’apoteosi azzurra. Meno di due mesi fa Cambiaghi e compagni andarono a Cagliari da penultimi in classifica con un punto di ritardo dai sardi, domenica prossima potrebbero ospitarli con ben 6 punti di vantaggio. Prendendo spunto dal ciclismo l’Empoli è la prima ad essersi alzata sui pedali, ora però serve provare a staccare il più possibile le dirette concorrenti.

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