Vasquez: il guardiano della porta. Fisico, riflessi ma anche piedi buoni: "Empoli è l’ideale per fare bene»
Il portiere mostra subito personalità: "Vicario e Caprile? Bravissimi, ma ognuno ha le proprie caratteristiche. Ho dalla mia una maggiore altezza e buona dimestichezza nell’impostazione. Qui ho trovato un gruppo super".
Quando si pensa a un portiere colombiano viene subito in mente l’iconico Higuita, ma ci sono stati anche altri estremi difensori di livello, da Mondragon a Ospina (ancora in attività). E a Empoli è arrivato un altro numero uno colombiano, Devis Vásquez, il terzo giocatore proveniente da questo paese sudamericano dopo Charà e Tello, rispettivamente 3 e 20 presenze in azzurro nel biennio 2010-12 il primo e nella stagione 2016-17 il secondo. Nato a Barranquilla nel 1998, Vásquez ha nel fisico (è alto 195 cm), nei riflessi e nelle buone doti di impostazione del gioco le sue armi migliori, ma si difende anche sui rigori.
Cresciuto nel settore giovanile del Cortulua, con cui partecipa anche al Torneo di Viareggio del 2017, continua a giocare in patria vestendo le maglie di Patriotas Boyaca e La Equidad fino al 2020 quando passa a titolo definitivo al Guarani, uno dei club più famosi del Paraguay. Inizialmente riserva di Gaspar Servio, a causa della positività al Covid di quest’ultimo, Vásquez esordisce fra i professionisti il 21 febbraio 2021 contro l’Olimpia. Quattro giorni dopo arriva anche il debutto in Coppa Libertadores. A portarlo in Italia è il Milan a gennaio 2023, facendogli firmare un contratto fino al 2026.
In rossonero gioca solo due partite con la Primavera da fuori quota e nella scorsa stagione viene mandato in prestito prima allo Sheffield Wednesday, club che milita nella seconda serie inglese, e poi all’Ascoli dove chiude il campionato cadetto da titolare con 5 partite senza subire gol delle 10 disputate. I marchigiani, però, non riescono a evitare la retrocessione e lo scorso luglio Vásquez torna al Milan, per poi passare con un vero blitz di Gemmi all’Empoli. "C’era qualche altra squadra che si era interessata a me – racconta Vásquez –, ma io ho scelto Empoli perché ci ho visto una bella piazza dove poter mettere in mostra il mio valore. Fin dal primo giorno che sono arrivato ho trovato dei compagni eccezionali, bravissimi ragazzi, così come lo staff e l’intero ambiente. Tutti mi hanno accolto molto bene e sono felicissimo di essere qui. Questa per me è una bella opportunità per potermi misurare con la Serie A italiana. Sono davvero felicissimo".
Raccogliere l’eredità di Vicario e Caprile, solo per citare gli ultimi due portieri che hanno vestito l’azzurro, non è certo facile ma il 26enne colombiano ha dimostrato una certa serenità mentale per affrontare questa sfida. "Caprile e Vicario sono dei bravissimi portieri, ma ognuno ha le proprie caratteristiche – prosegue Vásquez –. Personalmente ho dalla mia una maggior altezza e ho una buona dimestichezza con i piedi, ma non disdegno il gioco aereo e mi ritengo abbastanza tempista nelle uscite sulle palle lanciate alle spalle della difesa. Detto questo devo lavorare ancora tanto su ogni aspetto e sono qui per imparare, cercando ogni giorno di fare qualcosa di nuovo da aggiungere al mio bagaglio tecnico".
"A quale portiere colombiano mi ispiro? Cerco di prendere il meglio da ognuno (sorride) – conclude Vásquez –. Per quanto riguarda la preparazione stiamo lavorando tanto e sabato contro la Sampdoria cercheremo di fare tutto quello che ci chiede il mister. Personalmente mi piace partecipare all’uscita da dietro, come stiamo provando. L’obiettivo? Con la squadra la salvezza e a livello individuale quello di aiutare la squadra dove ha bisogno".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su