Polonia-Olanda 1-2: Weghorst entra e regala agli orange la vittoria al debutto a Euro 2024

La squadra di Koeman vince la prima del girone D, a segno anche Gakpo: ai biancorossi non basta il gol di Buksa

di FILIPPO MONETTI -
16 giugno 2024
La festa dei giocatori olandesi

La festa dei giocatori olandesi

Amburgo 16 giugno 2024 - Ci mette poco più di un minuto Weghorst per trovare la via della rete e tanto gli basta per regalare ai suoi il successo nel debutto all'Europeo. Nella prima partita del gruppo D l'Olanda supera la Polonia per 1-2 grazie alla rete del bomber dell'Hoffenheim, il quale completa la rimonta iniziata da Gakpo dopo il vantaggio delle Aquile Bianche grazie a Buksa.

Primo tempo

Probierz, senza Lewandowski in attacco, si affida a Buksa come unica punta, supportato da Szymanski e dal bolognese Urbanski. A centrocampo sugli esterni agiscono Frankovski e Zalewski, mentre Zielinski al centro è spalleggiato da Romanczuk. Davanti a Szczesny i tre difensori sono Bednarek, Salamon e Kiwior. Koeman preferisce Verbruggen a Flekken tra i pali, alle spalle della difesa a quattro composta da Dumfries, De Virj, Van Dijk e Aké. A cenrocampo il milanista Reijnders gioca con Veerman e Schouten, mentre in avanti il tridente è composto da Depay al centro, con Xavi Simons e Cody Gakpo sulle fasce.

Parte subito forte l'Olanda, spinto dal muro orange di tifosi sugli spalti. Ottimo cross dalla destra che pesca in area Gakpo, il giocatore del Liverpool da posizione molto defilata salta il proprio marcatore, poi prova a calciare forte sul primo palo: attento Szczesny sul primo palo a deviare in tuffo il pallone in calcio d'angolo. Sono trascorsi appena due minuti, ma il numero 11 olandese si dimostra fin da subito ispirato nella sfida del Volksparkstadion. L'occasione di Gakpo non è però una situazione isolata, sono i Paesi Bassi a premere nei primi minuti, costringendo agli straordinari i difensori avversari, i quali però reggono l'urto nel primo quarto d'ora di gioco.

Nonostante la sofferenza iniziale, la Polonia cresce poco a poco e al sedicesimo, alla prima vera occasione da gol, si scopre cinica e realizza il gol del vantaggio. Subito dopo il cartellino giallo per Veerman infatti, da calcio d'angolo dalla sinistra di Zielinski salta più in alto di tutti Buksa, il quale anticipa Van Dijk e insacca di testa il pallone sul palo lontano, per l'1-0 dei biancorossi. Shockata dal vantaggio avversario l'Olanda reagisce subito e va vicinissima, proprio da corner alla rete del pareggio. Sul cross di Veerman arriva la girata di Van Dijk, che passa in mezzo alle gambe di un difensore, ma trova la risposta di istinto di Szczesny, bravo a respingere la sfera lontana. Due minuti più tardi invece è Depay a sprecare il servizio delizioso di Xavi Simons, sparando alto da buona posizione.

Il gol subito non cambia il copione, anzi intensifica la fase offensiva degli Orange. Le incursioni dei centrocampisti serviti dalle ottime giocate degli attaccanti rendono la squadra olandese sempre molto pericolosa, portando tanti uomini nella metà campo avversaria. Dopo diverse occasioni fermate dagli ottimi interventi dei difensori, è proprio una deviazione della difesa a beffare la Polonia, consegnando il pareggio ai Paesi Bassi. Gakpo sfonda per vie centrali e trova il modo di concludere in porta: una leggera deviazione fa impennare il pallone e spiazza un incolpevole Szczesny, con il pallone beffardo che si infila in fondo alla rete. Ad Amburgo il risultato torna in parità, è 1-1 tra Polonia e Olanda al minuto 29 di gioco.

La reazione al gol dei biancorossi è istantanea, appena 3 minuti dopo il pareggio infatti i polacchi si riversano in avanti: i primi due tentativi di imbucata sono respinti, ma l'ultimo disimpegno non è pulito e permette a Kiwior di coordinarsi e calciare verso la porta di Verbruggen. Nell'occasione il portiere del Brighton è molto attento e si distende a respingere il pallone. L'occasione della Polonia resta però un caso isolato, sul finale di primo tempo è ancora l'Olanda a spingere, prima con Gakpo, poi Depay, ma entrambe le conclusioni finiscono fuori dallo specchio per una questione di centimetri: alto il tentativo del classe '99 del Liverpool, largo invece quello del centravanti dell'Atletico Madrid. Si conclude così in parità sull'1-1 l'emozionante primo tempo tra Polonia e Olanda.

Secondo tempo

Nell'intervallo Probierz opera un cambio: dentro Moder per Szymanski, mentre Koeman conferma l'undici del primo tempo. Parte subito forte l'Olanda, brava a pressare alto e a costruire un'azione da gol già nel primo giro di lancette della ripresa, attento però nell'occasione ancora Szczesny. Le accelerazioni dell'Olanda sono fin da subito pericolosissime, ma la retroguardia biancorossa regge, complice anche un pizzico di imprecisione avversaria, come ad esempio al 54' quando Xavi Simons calcia largo in situazione di contropiede in due contro due. Probierz legge il momento di difficoltà dei suoi ragazzi e opera altri due cambi dopo appena 10 minuti di ripresa: entrano il veronese Swiderski per il bolognese Urbanski e Slisz per Romanczuk.

Le sostituzioni sorridono alle Aquile Bianche, le quali tornano a farsi pericolose in area avversaria, con Kiwior prima e Szymanski poi a testare i riflessi di Verbruggen, il quale prima respinge, poi blocca la sfera mostrando le proprie qualità. Il pallino del gioco resta però nelle salde mani olandesi, i quali palleggiano con costanza nella metà campo avversaria a caccia della rete del sorpasso. Minuto 62 arriva anche il momento dei cambi tra le fila orange: entrano così Wijnaldum e Malen, per Veerman e Xavi Simons. Sostituzioni capaci di mettersi subito in mostra, con Malen in particolare ad aggiungere molta friazzantezza alla manovra olandese. Sono sue le giocate che portano ai due tiri di Dumfries intorno al ventesimo della ripresa: il primo largo, il secondo respinto benissimo da Szczesny con un'eccellente uscita bassa.

La tensione aumenta nei minuti finali, con il gioco intervallato dalle sostituzioni. Nella Polonia è Zielinski a lasciare il campo per Piotrowski, mentre nell'Olanda sono Depay e Gakpo a terminare la propria gara, facendo spazio a Frimpong e Weghorst. Proprio le sostituzioni effettuate da Koeman fanno la differenza fin da subito, minuto 83: Aké sfonda sulla sinistra e cerca in area di rigore un compagno, si presenta all'appuntamento con il pallone proprio il neoentrato Weghorst, il quale colpisce benisismo e insacca il pallone all'angolino basso sulla sinistra di Szczesny. Si disperano i tifosi polacchi, così come i giocatori in campo, esplode il muro arancione così come gli olandesi in campo di gioia per l'1-2 in favore dei Paesi Bassi.

Per il finale di sfida Salamon si infortunia e lascia il campo a Bereszynski, mentre Koeman vuole chiudersi e toglie l'autore dell'assist vincente Aké per fare spazio a Van de Ven. La Polonia non è tutto fuorché battuta e crede nel pareggio. Al 90' infatti sfonda sul centrosinistra Swiderski, il quale combina con Buksa e si trova in area di rigore a pochi passi dalla porta, ma Verbruggen è superlativo e respinge il pallone sul tentativo da distanza ravvicinata. Due minuti più tardi è invece Moder a provarci dal limite dell'are con un buon sinistro a giro: blocca ancora a terra il portiere olandese del Brighton. Ancora protagonista l'estremo difensore orange sull'ultimo tentativo di Zalewski: potente ma centrale, bloccato in due tempi, in un intervento che chiude definitivamente la partita dopo i cinque minuti di recupero. Ad Amburgo l'Olanda supera in rimonta la Polonia per 1-2, vincendo la prima sfida del girone D di Euro 2024.

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