Fino a 2.500 euro per un alloggio "da incubo». Code, ritardi e resse allo stadio. Il Mondiale 2006 è così lontano
Dai tifosi ai giornalisti ogni giorno si fanno i conti con una organizzazione tutt’altro che perfetta.

Code, ritardi e resse allo stadio. Il Mondiale 2006 è così lontano
dall’inviato
Dalle code chilometriche sulle autostrade-cantiere ai treni in ritardo, dalla confusione agli ingressi degli stadi dove i tifosi si accalcano nella speranza di trovare un’indicazione per l’entrata giusta al caos parcheggi, pochi e non per tutti in particolare quando si giocano le partite. Senza tralasciare gli angusti media center dove alcuni cronisti sono costretti a lavorare col computer sulle ginocchia o seduti per terra vista la carenza di postazioni ’desk’. Chi si ricordava la perfetta organizzazione tedesca dei Mondiali del 2006, dove tutto funzionava, deve resettare la memoria e fare i conti con i disagi quotidiani dell’Europeo del 2024. A farne le spese tutti, i 7 milioni di tifosi arrivati in Germania e le centinaia dei giornalisti al seguito delle nazionali.
I moderni e comodi stadi all’avanguardia non bastano se si è costretti ogni giorno ad affrontare ostacoli vari, soprattutto a causa di infrastrutture non più così efficienti. Le prime avvisaglie si sono palesate sin da Germania-Scozia, gara del debutto: già lì vennero a galla problemi di organizzazione, aggravati dall’atteggiamento poco tollerante delle forze dell’ordine e della UEFA, che trattano quasi come ospiti ’sgraditi’ i tifosi che vorrebbero solo divertirsi. Vero. gli hooligans si sono fatti sentire (e non solo quelli inglesi), l’allerta è massima anche nel timore di possibili attacchi terroristici, ma per molti supporter l’Europeo sta diventando un incubo. E non solo per quelli a cui ’indisturbati’ bagarini hanno chiesto persino 800 euro per un biglietto di Spagna-Italia: non è andata meglio a quattro tifosi scozzesi che hanno definito "un film dell’orrore" la loro avventura in Germania. L’alloggio prenotato nei pressi di Colonia tramite un notissimo portale di viaggi era di fatto una struttura medica abbandonata, tra sotterranei, cunicoli, cavi e tubi scoperti, "letti di cartone tenuti col nastro adesivo" e un’atmosfera da incubo. Non un posto per turisti. Il tutto per la “modica” spesa di 2500 euro.
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