Alla scoperta dell’Atalanta. Equilibrio, ritmo e duttilità. Occhio ai due trequartisti. Il ruolo (tattico) di de Roon

I pericoli Koopmeiners e De Ketelaere. Ecco come gioca la squadra di Gasp

di GIAMPAOLO MARCHINI -
15 settembre 2023

Una squadra che gioca quasi a occhi chiusi, perché i concetti sono chiari e i meccanismi mandati a memoria dagli uomini chiave che sono rimasti nel corso degli anni nell’Atalanta, targata Gian Piero Gasperini. Ci sono stati aggiustamenti, certo, ma l’identità non è mutata.

Dunque i nerazzurri iniziano come base con il 3-5-2, ma che spesso si trasforma in un 3-4-2-1, grazie alla duttilità di Koopmeiners che diventa l’uomo in più di trama e ordito della linea della trequarti, insieme a De Ketelaere. Entrambi pronti ad agire alle spalle di Scamacca. E proprio questi ultimi due sembrano ritagliati apposta per come vede il calcio Gasperini. Inserimenti, sfruttando i metri che sulle corsie laterali può garantire il centravanti ex West Ham. Quello che ha sorpreso di più, al momento, è stato proprio l’ex milanista. Già, perché De Ketelaere, da uomo misterioso e acquisto ’sbagliato’ da Maldini, si è rivelato invece un talento probabilmente acerbo, ma che ha qualità ben precise. L’eleganza nei movimenti è il marchio di fabbrica e forse avere meno pressione lo sta aiutando e non poco nel suo percorso di crescita. Contro il Monza si è visto in modo nitido.

Sia lui che Koopmeiners sono in grado di scambiarsi e assecondare il grande lavoro dell’attaccante rientrato dall’Inghilterra, vero riferimento finale. Movimenti capaci di allungare e accorciare il campo sia in fase di non possesso, che nella transizione vera e propria. Possono arrivare sul fondo per crossare, oppure possono mettersi in proprio, cercando la conclusione accentrandosi.

Lo sviluppo del gioco nasce dal basso, anche con de Roon che non esita ad agire proprio a ridosso della linea difensiva, rigorosamente a 3, indipendentemente da quello che accade sopra.

Musso; Djimsiti, Scalvini, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners, De Ketelaere; Scamacca. Ecco l’undici dell’ultimo impegno di campionato che di fatto ha certificato come dall’estate di grandi cambi, la squadra di Bergamo sia riemersa probabilmente più equilibrata. Anche in attacco. Probabilmente gli impegni con le rispettive nazionali rimescoleranno le scelte per domenica, ma la traccia è ormai segnata.

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