Bergamo, gara da brividi. Il malore e poi il dramma. Joe, assente ma presente: "Vinceremo per Barone»

Ritorno nella città della tragedia. Cambiato l’albergo, il legame con la famiglia .

24 aprile 2024
Il malore e poi il dramma. Joe, assente ma presente: "Vinceremo per Barone"

Il malore e poi il dramma. Joe, assente ma presente: "Vinceremo per Barone"

Da quel maledetto 17 marzo il mondo viola non è più lo stesso. Lo si percepisce nella quotidianità, nella presenza che poi è diventata assenza. Quella di Joe Barone, che proprio in Lombardia ha vissuto le sue ultime ore di vita insieme alla squadra. Ieri la Fiorentina è tornata a Bergamo. Di uguale all’ultima volta non c’è niente, nemmeno l’albergo sede del ritiro. L’obiettivo è rimanere tranquilli, lucidi quanto basta. Ognuno dentro di sé troverà le motivazioni per dare il possibile e l’impossibile proprio in memoria di Joe. Che nel gruppo nessuno ha dimenticato. Pochi giorni fa la celebrazione al Viola Park nella Cappella di Santa Caterina, a un mese esatto dalla scomparsa. C’erano tutti, calciatori e dipendenti. Tutta la famiglia Barone era presente giovedì al ‘Franchi’ contro il Viktoria Plzen, nella prima europea senza il direttore generale.

Il legame resta a doppio filo. Basti pensare che Pietro, Salvatore e Giuseppe Barone (i tre figli maschi di Joe) erano presenti al seguito della squadra a Salerno. La squadra questa vicinanza la sente eccome. Non più tardi di domenica sera Kouame ha dedicato il gol alla Salernitana allo stesso Joe. Ormai un binomio iscindibile, anche se l’obiettivo di tutti è dedicare alla memoria di Barone qualcosa di più importante. Un trofeo, Coppa Italia o Conference League non fa differenza. Ma oggi scegliere non ha senso. Né sul campo e nemmeno nella dedica.

Stasera la Fiorentina scenderà in campo per lui e per la sua gente. Sarà una battaglia infuocata, in un ambiente di certo ostile. Da capitan Biraghi a Belotti. Da Milenkovic a Gonzalez. Tutti sanno bene quanto sarebbe importante tornare a Roma un anno dopo. Con una prospettiva anche più allettante rispetto ad allora.

Alessandro Latini

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