Difesa cercasi.... Trend negativo

Incoraggiante la fine del 2023: 1 gol preso in 4 gare. Nelle prime quattro le reti subite sono state 6.

23 gennaio 2024

Ma che fine ha fatto la Fiorentina solida e cinica che nella coda del 2023 aveva dato la netta impressione di aver trovato quella maturità tanto cercata e che invece nelle prime quattro uscite dell’anno nuovo, come nel gioco dell’oca, sembra essere tornata al punto di partenza? Se lo sarà domandato in questi tre giorni di libertà anche Vincenzo Italiano, che in vista di una finestra extra large di campionato complicatissima nel corso della quale sono previsti quasi solo scontri diretti o appuntamenti con le prime della classe (tra fine gennaio e inizio aprile sono in programma le sfide con Inter, Lazio, Roma, Atalanta, Milan e Juventus) ha tutta l’intenzione di riproporre al più presto in campo una squadra in linea con quella che, nelle ultime quattro gare di dicembre, era riuscita a blindare la porta per tre volte di fila e a subire un solo gol, quello di Budapest contro il Ferencvaros.

Dal successo per 1-0 con il Torino del 29 dicembre, tuttavia, qualcosa pare essere cambiato. E questo tanto nella mente quanto nelle gambe di Biraghi e compagni, che nei primi quattro appuntamenti di gennaio hanno centrato un solo clean sheet (in coppa Italia con il Bologna, che in 120’ aveva centrato tre pali) ma soprattutto hanno chiuso con un passivo di sei reti. Numeri preoccupanti - specie se confrontati con il rendimento dell’attacco, capace di segnare appena due volte in 390’ - che sembrano aver riportato alla luce vecchi difetti di una squadra che, fin dall’inizio del ciclo Italiano, ha spesso avuto nella tenuta difensiva il tallone d’Achille.

Il bilancio di questa stagione, almeno in campionato, resta in ogni caso positivo: i 21 gol incassati in venti gare sono infatti il miglior rendimento degli ultimi nove anni e, soprattutto, vanno in controtendenza rispetto alle prime due annate del tecnico siciliano a Firenze, quando i palloni in fondo al sacco dopo lo stesso numero di giornate erano stati prima 26 e poi 29. Di base, tuttavia, resta la sensazione che - se non dovessero arrivare rinforzi dal mercato in difesa - quest’anno per puntare con decisione ai vertici della classifica servirà fare qualcosa di più. E questo a cominciare dal match di domenica prossima, quando al Franchi si presenterà un’Inter che oltre a vantare il miglior attacco del campionato (sono 49 i gol fatti), nei primi venti turni di questa Serie A è sempre andata in rete. Cambiare si può e si deve. Andrea Giannattasio

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