Fiorentina, c’è scontento sugli abbonamenti: “Assurdo togliere il ridotto per i bimbi nei settori più richiesti, sono i tifosi di domani”
Le parole di Luca Moraldi, presidente del club viola “Vacillo ma non crollo”
Firenze, 6 luglio 2023 – “Non capisco perché la Fiorentina abbia tolto l’abbonamento ridotto per i bambini nei settori più richiesti come la Fiesole. Loro sono i tifosi di domani. Molte famiglie, se le cose rimarranno così, dovranno rinunciare a trascorrere le loro giornate insieme allo stadio. Con la sgradevole sensazione di essere diventati clienti, non più supporter”. La campagna abbonamenti 2023 / 2024 della Fiorentina è appena iniziata.
Ma le novità non mettono d’accordo tutti. Anzi, sembrano provocare scontenti. A parlare è Luca Moraldi, presidente del club “Vacillo ma non crollo”, abbonato da trent’anni e padre di tre bambini minorenni tutti tifosissimi della Fiorentina. “Eravamo tutti insieme a Roma e Praga”, racconta. Babbo, mamma e i tre piccoli seguono ovunque la Viola.
Ma le partite al Franchi adesso “sono a rischio – dice Moraldi – Se le cose non cambiano per molte famiglie sarà impossibile economicamente seguire le partite”. La questione è l’aver tolto l’abbonamento ridotto per i minorenni.
“Fino alla scorsa stagione – dice Moraldi – l’abbonamento per i miei figli in curva Fiesole costava 80 euro a bambino. Adesso dovremo pagare per un intero, oltre 230 euro a bambino. Non è tanto la questione dei soldi in sé e per sé, quanto la decisione della Fiorentina di trattare i tifosi veri, i grandi innamorati della maglia viola, come clienti. Tali adesso ci sentiamo”.
Una decisione “presa sulla pelle dei piccoli, che sono i sostenitori adulti di domani. Si parla tanto del tifo ‘di padre in figlio’ ma in questo modo non si favorisce la presenza delle famiglie allo stadio”.
Oltretutto, dice Moraldi, “c’è il rischio che anche durante la stagione non ci sia posto per i bambini, se un settore popolare andasse esaurito con gli abbonamenti”.
Moraldi fa un appello alla società: “Spero che in qualche modo la società ci ripensi. Mi sembra strano che il presidente Commisso e il direttore generale Barone, che in questi anni sono stati a fianco delle famiglie e dei bambini della Fiorentina con iniziative e promozioni d’improvviso facciano marcia indietro. Siamo malati di Fiorentina, crediamo nell’aggregazione e il nostro impegno ogni giorno è per costruire qualcosa in cui crediamo. Ma quello che sta accadendo ora fa perdere l’entusiasmo a molte famiglie”.
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