Fiorentina, alla scoperta del Viktoria Plzen: non solo birra, solidità difensiva e il talento Sulc

Sarà assente a causa di un grave infortunio al ginocchio la stellina nigeriana Durosinmi, definito in patria come 'il nuovo Osimhen'. Importante il percorso europeo iniziato lo scorso luglio: fin qui zero sconfitte.

di ALESSANDRO LATINI -
15 marzo 2024
L'esultanza del Viktoria Plzen dopo la vittoria sul Servette (Fonte: social Viktoria)

L'esultanza del Viktoria Plzen dopo la vittoria sul Servette (Fonte: social Viktoria)

Firenze, 15 marzo 2024 - Pescare meglio nell'urna di Nyon sarebbe stato impossibile. La Fiorentina è stata accoppiata al Viktoria Plzen, la preferibile delle altre sette squadre rimaste in corsa. Andata in Repubblica Ceca l'11 aprile, ritorno al 'Franchi' il 18. Le due sfide si giocano alle 17.45. Ma c'è di più. A Nyon si è stabilito anche il percorso verso la finale di Atene del 29 maggio. La Fiorentina - dovesse superare l'ostacolo Viktoria - se la vedrebbe con la vincente di Club Brugge-Paok Salonicco. Squadre dall'antico blasone e sicuramente rispettabili (caldissimo il clima in casa Paok), ma dalla cifra tecnica lontana dal resto del lotto. Le quattro squadre tecnicamente più forti (Fiorentina esclusa) sono finite tutte dall'altra parte del tabellone. Vale a dire, una di quelle i viola la troverebbero solo in finale. L'Aston Villa se la vedrà con il Lilla, il Fenerbahce con l'Olympiakos. LA STAGIONE - Dicevamo del Viktoria (valore della rosa 28,5 milioni, ampiamente meno del solo Gonzalez). Squadra di Plzen (famosa per la birra e la Skoda) fondata nel 1911. Colori sociali blu e rosso. Attualmente terza in campionato ma lontana da Sparta Praga e Slavia Praga (9 e 8 punti). Ha però il miglior attacco (59 gol fatti) del campionato. In Conference League è imbattuto, e questo è un piccolo campanello d'allarme per Italiano e i suoi ragazzi. Ha iniziato da lontano, nel 2° Turno Preliminare del mese di luglio. Ha messo ko nell'ordine i kosovari del Drita, i maltesi dello Gzira United e i kazaki del Tobol Kostanay. Nella fase a gironi ha stravinto il proprio vincendo sei partite su sei contro Dinamo Zagabria, Astana e Ballkani. Agli ottavi ha battuto ai rigori il Servette dopo una doppia sfida senza reti. In questo percorso ha subito solo 3 gol e ne ha realizzati 22. Insomma, soddisfazione per il sorteggio sì, ma non sono avversari da sottovalutare. I PERICOLI - Senz'altro Pavel Sulc, trequartista classe 2000 che ha già segnato 18 gol in stagione, con anche 4 assist per i compagni. In patria si parla di lui perché ancora non è mai stato convocato nella nazionale maggiore dal Ct Jaroslav Silhavy (che ha proprio oggi richiamato Barak dopo un anno). Il centravanti è l'enorme Thomas Chory, 199 centimetri ma a dispetto della stazza anche un buon dinamismo. La Fiorentina ha di recente affrontato Pierrot del Maccabi con la stessa stazza fisica. Rispetto all'haitiano Chory riesce a svariare un po' di più. Il trio d'attacco è in genere completato dal 35enne Traoré. Questo perché a fine ottobre la stellina nigeriana classe 2003 Durosinmi (definito il 'nuovo Osimhen') ha subito un grave infortunio al ginocchio che ne ha compromessa la stagione. Non ci sarà contro la Fiorentina. IL MODULO - Il tecnico Koubek usa spesso il 3-4-2-1 che con l'arretramento di un trequartista diventa facilmente un 3-5-2. Più di rado ha schierato la difesa a 4. Come dicevamo, però, sono avversari da prendere con le molle perché sanno adattarsi a qualsiasi avversario e, oggettivamente, hanno dimostrato che fargli gol in Europa non è facile. Due curiosità: in rosa hanno un nazionale della Repubblica Ceca (il difensore Jemelka) e un calciatore transitato in Serie A (Matej Vydra che conta una manciata di presenze con l'Udinese).  

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