Fiorentina, così fa troppo male. Conference League maledetta. La beffa arriva dopo 116 minuti

Sconfitta in finale come l’anno scorso per i viola, El Kaabi decide l’incontro nel secondo supplementare. Anche il Torino recrimina con i toscani: la vittoria dei greci tiene i granata fuori dalle coppe europee.

di RICCARDO GALLI -
30 maggio 2024
Conference League maledetta. La beffa arriva dopo 116 minuti

Conference League maledetta. La beffa arriva dopo 116 minuti

dall’inviato

L’addio alla Conference è una coltellata che affonda la Fiorentina quando il count down dei supplementari stava per mettere sull’orizzonte i calcio di rigore. Un’incursione di El Kaabi (seguita dalla suspense di un Var infinito) manda all’inferno i sogni viola e la seconda finale di Conference consecutiva. Una maledizione che si riassume amaramente in una partita che la Fiorentina ha giocato con il cuore, ma che ha riproposto riflessi dei problemi accusati nel corso della stagione. Errori nella fase di finalizzazione e i big (su tutti Nico e Belotti) che nell’occasione che contano hanno ciccato. Italiano si affida alla Fiorentina studiata e impostata alla vigilia del match. Fuori ‘solo’ Beltran per recuperare Bonaventura in versione ‘sottopunta’ e liberare il posto a Mandragora sulla mediana accanto ad Arthur. Difesa ‘tipo’ con Quarta e Milenkovic al centro. L’Olympiakos gioca a specchio: e nel 4-2-3-1 è la spinta degli esterni Fortounis e Podence che cerca di stordire subito la manovra viola. Un paio di minuti un diagonale proprio di Podence impegna Terracciano. La risposta della Fiorentina è immediata e si fa fotografare con un pallone piazzato da Milenkovic (fuorigioco). Il ritmo è alto. Al 20’ occasione sprecata da Bonaventura a tu per tu con Tzolakis, ma è ancora l’Olympiakos (25’) con Podence, di testa, a costringere Terracciano al miracolo. L’Olympiakos è difficile da imbrigliare. Il primo tempo va a spengersi con una doppia incursione (Jack prima e poi Nico), ma la mira non è quella giusta. Fischio dell’arbitro e i giocatori viola corrono verso una parte del settore ospiti per tranquillizzare gli animi surriscaldati delle due tifoserie. Via alla ripresa e poche incursioni. Italiano richiama Belotti. Tocca a Nzola. Angolo di Arthur e testa di Milenkovic di poco fuori. La Fiorentina cerca la zampata. Concetto giusto ma la striscia dell’occasioni fallite si allunga con Kouame che perde la coordinazione giusta, maltrattando un pallone nato da uno spunto in velocità, Nzola-Dodo. L’ex Jovetic trova spazio al 25’ al posto di Fortounis. Brivido e palla fuori quando Iborra schiaccia di testa. Manca poco al 90’ e arriva l’innesto di Barak e Ikonè. Fuori Bonaventura e Koaume. Prima era uscito anche Arthur, segnale che i big non hanno reso quello che dovevano. La partita non cambia e si va ai supplementari. Subito Terracciano protagonista nel deviare una rasoiata di Jovetic, poi la fatica emerge anche e soprattutto nelle gambe di Nico (serata lontana dalle aspettative) e Biraghi che all’inizio del secondo supplementare lasciano il posto a Beltran e Ranieri. Ikonè ci prova (109’). Poi la doccia gelata, al 116’ quando El Kaabi la mette dentro. Il Var tiene in ansia tutti per un possibile fuorigioco, ma non è così. E la Conference sfugge ancora alla Fiorentina.

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