Viola girls, la promessa di Catena. "Saremo angeli dalla faccia sporca"

Sabato a Sesto l’esordio col Sassuolo. La numero 10 si racconta: "Essere belli non basta, serve vincere"

di GIAMPAOLO MARCHINI -
15 settembre 2023

Firenze, 15 settembre 2023 - Michela Catena, sabato al ’Torrini’ di Sesto Fiorentino esordio in campionato alle 18 con il Sassuolo. Come un primo giorno di scuola, dove si rincorrono stati d’animo e sensazioni diverse. Quali le sue?

"C’è tanta voglia di iniziare, entusiasmo visto che ci affacciamo a un percorso con un allenatore nuovo e anche noi siamo curiose, c’è voglia di dimostrare e fare bene, non vediamo l’ora".

Ha il numero 10 sulle spalle, che a Firenze significa qualcosa e rinnovato fino al 2026. Quindi la società crede in te. Una responsabilità in più?

"Ogni volta che vado gioco cerco di dare tutto e fare il mio meglio. Una responsabilità, ma sono stimolata da tutta questa fiducia e voglio ripagarla".

Come trova la giusta concentrazione prima di una gara?

"Non ho grandi scaramanzie, ma essendo ansiosa di natura, prova a stare più tranquilla possibile, senza farmi troppo condizionare".

Qual è stato, fino ad ora, il momento più emozionante della sua carriera? E quello più doloroso?

"Sono legati. Due anni fa, quando sono rientrata da un brutto infortunio, che è il ricordo più doloroso, ho subito segnato. Una gioia immensa dopo un lungo calvario di un anno".

Estate di cambiamenti e tra questi il Viola Park e De la Fuente, ma cosa è davvero cambiato, se è cambiato qualcosa?

"Già essere qua (indicando padiglioni e campi del centro sportivo, ndr) è motivo di orgoglio. Cerchiamo ogni giorno di ringraziare sul campo la società per tutto quello che sta facendo".

E il mister?

"Quando arriva un tecnico ci sono sempre stimoli e obiettivi nuovi per ogni ragazza, ma soprattutto per la squadra che deve trovare quel qualcosa che ci può essere mancato nel corso della scorsa stagione".

Allenamenti e amichevoli anche ben giocate, come si presenta la Fiorentina a questo debutto contro il Sassuolo?

"Siamo un cantiere e stiamo aggiungendo qualcosa giorno dopo giorno. Ci saranno momenti difficili, di crescita e magari già sabato non tutto verrà al meglio. Vogliamo essere una squadra che cerca di portare a casa sempre i tre punti, anche senza essere bellissime, ma sempre con una propria identità. Angeli con la faccia sporca: essere belle, senza stringere qualcosa sarebbe del tutto inutile"

A fine campionato scorso aveva detto, in vista della prossima stagione si può sempre crescere. Quindi in che fila si piazza la Fiorentina in una ipotetica griglia di un Gran Premio?

"A volte tendo a essere fin troppo negativa; mi piace tenere i piedi in terra. Dobbiamo pensare solo a fare meglio del prossimo anno: difendere il terzo posto e poi quello che verrà, tanto meglio. Voglio pensare al terzo e pian piano creare qualcosa".

La Roma è sempre la squadra da battere?

"Direi proprio di sì. Sarà un bel campionato perché là davanti si sono tutte rinforzate, come il Milan e l’Inter. Saranno tutte gare difficili, belle e niente sarà scontato, il livello è aumentato e il gap si è assottigliato".

Chi può essere la sorpresa della stagione?

"Sono curiosa di vedere il Como, visto che conosco alcune compagne che sono andate là, ma anche l’Inter ha creato una rosa importante e stavolta potrebbero mantenere le aspettative.

Delle nuove compagne, chi l’ha impressionato di piu?

"Senza fare torto a nessuna, ma sono rimasta impressionata da Emma (Skou Faerge, danese classe 2000, ndr) che non conoscevo. Giovane e veramente forte".

C’è qualche compagna con cui hai legato maggiormente?

"Ci sono ragazze con cui ho legato di più perché nel corso degli anni si sono consolidate amicizie e mi sono state vicino in momenti difficili, come Alice Parisi e Alice Tortelli".

Per chiudere, parliamo di nazionale, è arrivato Soncin alla guida dell’Italia, dopo un Mondiale deludente. Un pensiero a una nuova chiamata lo sta facendo?

"Sicuramente. Quello lo faccio sempre, visto che è il sogno di quando si inizia a giocare. L’obiettivo di ognuno di noi. è tra i motivi per cui si gioca: rappresentare la propria nazione. Certo, ci penso, ma sono concentrara nel fare bene con la Fiorentina, poi tutto quello che viene si prende".

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