Fiorentina, c’è da mettere la sesta. Champions e orgoglio: mille buoni motivi per battere il Verona

Palladino riparte dalla squadra 1 per resettare la delusione in Conference

di RICCARDO GALLI
10 novembre 2024
Dopo il turno di riposo in Conference League contro l’Apoel (la sua assenza si è sentita eccome) oggi Moise Kean tornerà al centro dell’attacco viola

Dopo il turno di riposo in Conference League contro l’Apoel (la sua assenza si è sentita eccome) oggi Moise Kean tornerà al centro dell’attacco viola

Firenze, 10 novembre 2024 – La Fiorentina riaccende il motore, quello turbo che la sta facendo correre in campionato, e rimanda ai box, quello imballato e da rivedere con attenzione che l’ha costretta allo stop in Conference. Dunque oggi si riparte. E Palladino è sicuro di ripartire con il piede giusto. Con il ritmo cadenzato dalle vittorie di fila in campionato (cinque e quindi caccia alla sesta consecutiva) e soprattutto con quella Fiorentina 1 che, ormai è evidente, quando il turn over finisce per nasconderla, la squadra ne soffre. C’è da battere, dunque, il Verona per scavcalare definitivamente la delusione-Apoel ed ecco che Palladino si rimette nei piedi di Kean, bomber vero, tutto potenza e ambizioni.

Già, il concetto di ambizioni. La storia attuale della Fiorentia parla chiaro: i viola sono in quel (bellissimo limbo) che può portarli ora in Europa League e un attimo dopo in Champions. Ecco dal risultato di oggi contro il Verona potrebbe concretamente passare il treno – se non, ovviamente, definitivo, di sicuro altamente indicativo – su cui la Fiorentina potrà vivere il resto e la parte più importante della stagione. C’è il sogno Champions, certo, un sogno complicato e allo stesso tempo intrigante. Un sogno su quale, però, la Fiorentina (la squadra 1, giusto per ribadire), ha dimostrato di potersi provare a concentrare.

E qui il discorso si allarga subito alla ripresa del campionato (dopo la sosta per le Nazionali) e all’arrivo del mercato che fra poco più di un mese e mezzo,a gennaio, potrà permettere ai club di correggere situazioni tattiche senza trascurare un’occhiata ai bilanci.

Ma torniamo alla sfida con il Verona. Insidie ce ne sono, anche perchè la squadra gialloblù rientra nel pacchetto di quel tipo di avversario che può permettersi di scendere in campo senza l’oppressione del risultato e che, proprio per questo, ha nel taschino carte da non sottovalutare. Sotto certi aspetti, Fiorentina–Verona potrebbe assomigliare molto al tipo di partita vissuta a Torino, lo scorso weekend. E forse, anche per questa ragione, Palladino sembra deciso nell’andare nella direzione di riproporre il blocco degli undici scelti per battere i granata.

Pesa, sia chiaro, il nuovo forfait di Cataldi che di fatto spingerà l’allenatore a riportare Bove sulla mediana e rilanciare le auote di quel Sottil che – a piccoli passi – ha deciso di andare nella direzione di un riscatto personale che potrebbe solo fare bene alla Fiorentina. Stadio Franchi tutto esaurito – nella limitazione da lavori in corso – a dimostrazione di quanto Firenze abbia una voglia matta di sognare insieme alla propria squadra. Da non dimenticare lo storico gemellagio fra viola e gialloblù.

E da stasera, oltre al sogno collettivo della Champions, avanti tutta anche con i sogni personali. Come quello da notte con gli occhi aperti per l’emozione, di Comuzzo, pronto a risvegliarsi domani con addosso la maglia azzurra dell’Italia. Che spettacolo.

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