Franchi verso il "tutto esaurito». Stadio, primo sold out. Biglietti a quota 20mila
Il tecnico della Lazio fra passato e presente: "La panchina? Quest’estate solo voci"
A Tavarnuzze lo conoscono tutti e in tanti fanno sempre il tifo per lui. Marco Baroni domani tornerà al Franchi per sfidare la Fiorentina. Non ha mai nascosto la sua fede viola, da quando all’età di dieci anni fu acquistato dalla società gigliata. Giocava nel Porta Romana, fece il salto per spiccare il volo nel calcio dei professionisti. Era il 1973, da lì in avanti la lunghissima trafila nel settore giovanile fino all’esordio in Serie A con la Fiorentina di De Sisti. Terzultima giornata di quella che diventerà la stagione del ‘meglio secondi che ladri’. A San Siro contro l’Inter, il 2 maggio 1982, c’è da blindare il prezioso pareggio siglato da Miani. Il leggendario ‘Picchio’ manda in campo il giovane Baroni al posto di Casagrande. Quattro minuti, solo quattro minuti che resteranno gli unici disputati in maglia viola.
Da allenatore Baroni ha già sfidato sei volte la Fiorentina, tre di queste al Franchi dove con il Frosinone ha anche vinto il 7 aprile 2019 (0-1 siglato da Ciofani). Domani una sfida diversa, per la prima volta alla guida di una big del campionato. Traguardo meritato, perché Baroni è persona perbene e preparata. E devono averlo pensato nel corso dell’estate anche al Viola Park, quando i dirigenti viola hanno vagliato la sua candidatura. "La Fiorentina è stata la squadra in cui ho fatto il settore giovanile e l’esordio in Serie A, per me è sempre una gara speciale - ha spiegato ieri il tecnico in conferenza stampa -. Le voci quest’estate ci sono state, ma mai si sono trasformate in cose concrete. Non mi piace però pensare alla gara come qualcosa di personale. La Fiorentina ha fatto buone partite, ha un organico importante, nel suo stadio vorrà ottenere la prima vittoria. Andiamo lì ed è il primo nuovo test in trasferta, dobbiamo centrare la prestazione con gli stessi presupposti delle ultime due partite giocate in casa". Insomma, un po’ d’emozione come sempre nel prepartita la vivrà. Ma almeno a livello mediatico mostra di voler rimanere concentrato sulla sfida contro Palladino.
Alessandro Latini
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