Gioca il blocco dei titolarissimi. Colpani, Beltran, Bove in pressione. Adli più Cataldi: mediana di qualità
L’allenatore deciso a confermare la squadra che ha battuto il Como, sette giorni fa. Gud in panchina. Statistica da riscrivere. I viola puntano agli otto successi consecutivi in campionato. Non accade dal 1964.
In barba a quello che, per tre anni, era stato il mantra di Vincenzo Italiano, Raffaele Palladino per la sfida di stasera contro l’Inter sembra orientato a schierare esattamente lo stesso undici che una settimana fa ha battuto 2-0 il Como in trasferta, centrando la settima vittoria consecutiva in campionato. Il record di Carniglia (otto successi di fila) che regge da 64 anni è lì, a portata di mano ed è per questo che in vista della sfida contro i campioni d’Italia il tecnico pare orientato a non mettere mano su un intelaiatura che - salvo qualche forfait - ha fin qui risposto alla perfezione. Certo, qualche piccolo dubbio a poche ore dal fischio d’inizio è ancora lecito averlo. E questo sia al riguardo degli interpreti che scenderanno in campo che degli elementi che comporranno la panchina.
La lista dei convocati, come per tutte le sfide casalinghe della Fiorentina, verrà reso noto solo questa mattina dunque non è ancora chiaro quali siano le condizioni dei giocatori fino a ieri non al 100% e nello specifico il riferimento va ad Adli e, soprattutto, a Gudmundsson.
Il francese, non convocato con il Pafos per una botta subita nell’ultimo match di campionato, sta meglio e non solo dovrebbe far parte della lista dei giocatori disponibili ma dovrebbe figurare anche nell’undici di partenza, al fianco di Cataldi. Discorso diverso per l’islandese, che lavora in gruppo da dieci giorni e sembra pronto a sedersi almeno tra le riserve dopo oltre un mese di tribuna: per l’ex Genoa possibile anche un ridotto impiego a gara in corso, con la probabilità di scendere in campo dall’inizio mercoledì in Coppa Italia. Per il resto, come detto, la formazione titolare dovrebbe ricalcare fedelmente quella che si è imposta sette giorni fa a Como, con De Gea tra i pali (lo spagnolo ritroverà l’Inter 14 anni dopo l’unico confronto - in Supercoppa europea - vinto 2-0 ai tempi dell’Atletico Madrid con anche un rigore parato a Milito), Dodo e Gosens sulle fasce della difesa che sarà completata da Comuzzo e Ranieri oltre al terzetto offensivo costituito da Colpani, Beltran e Bove a sostegno di Kean.
Andrea Giannattasio
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