Gudmundsson è la telenovela estiva più bella. E lui ora può sorridere: "Felice di essere qui"

Ieri le visite mediche per l’islandese che ha firmato, ma non è partito per la prima partita di campionato. La fiducia di Commisso

di ALESSANDRO LATINI -
17 agosto 2024
Gudmundsson è la telenovela estiva più bella. E lui ora può sorridere: "Felice di essere qui"

Ieri le visite mediche per l’islandese che ha firmato, ma non è partito per la prima partita di campionato. La fiducia di Commisso

Il comunicato ufficiale di Albert Gudmundsson alla Fiorentina è arrivato alle 18.30, momento nel quale si è conclusa in modo definitivo la telenovela dell’estate. Un inseguimento durato mesi, da quando gli ultimi giorni di gennaio illusero i dirigenti della Fiorentina e gli stessi tifosi. Allora il Genoa non mollò la presa, spinto anche da Gilardino al quale mancavano ancora i punti salvezza. Pradè e il compianto dg Barone si spinsero fino a 25 milioni, che alla fine non bastarono.

Condizioni mutate nel corso dei mesi, con l’estate che ha convinto i dirigenti del Grifone a cedere la propria stella. La Fiorentina lo ha acquistato in prestito oneroso (8 milioni) con diritto di riscatto (17 milioni) che può diventare obbligo al raggiungimento di alcune condizioni. I viola hanno concesso ulteriori 3,5 milioni di euro di bonus che nella tarda serata di Ferragosto hanno sbloccato definitivamente la trattativa. Chiaro che un peso specifico importante l’abbia avuto anche l’arrivo di Andrea Pinamonti al Genoa, anche lui ufficiale nella serata di ieri. Ma soprattutto quello del presidente Commisso che ha spinto i suoi uomini a non mollare la presa, dando piena fiducia alle loro idee.

La giornata di Gudmundsson è cominciata a metà mattinata, quando con un van della società si è presentato alla Clinica Fanfani, nel cuore di Firenze, per sostenere le visite mediche di rito. Ad attenderlo giornalisti, fotografi e una bella rappresentanza di tifosi. Selfie, sorrisi e il primo "Sono molto felice di essere qui". Un paio d’ore di test, poi via al Viola Park, dove ha potuto abbracciare mister Palladino e conoscere i nuovi compagni di squadra in partenza per Parma. Niente trasferta per lui, che resterà a Firenze a lavorare per recuperare la condizione fisica dopo qualche problemino muscolare patito nel corso dell’estate. Resta in sospeso il numero di maglia. Nessuna fretta, la Fiorentina è tenuta a comunicarlo alla Lega alla prima convocazione in campionato (non conta la Conference). Questo significa che l’islandese ha ancora una settimana (almeno) di tempo per scegliere. Chiaro che il pensiero di tutti sia corso al numero 10 che oggi è ancora sulle spalle di Gonzalez. Ma se l’argentino venisse ceduto entro sabato prossimo, ecco che Albert potrebbe metterselo sulle spalle. Stesso discorso con l’11 (che aveva al Genoa e che in questo caso tira in ballo Ikoné, anche lui dal futuro incerto).

Se nessuno dei due lascerà libero il proprio numero in tempo utile, sarà costretto a sceglierne uno rimasto libero. Lì dove De Gea si è preso il 43, Pongracic il 5, Richardson il 24, Colpani il 23 e Kean il 20 fra i nuovi. Amrabat ha preso il 4 che era di Milenkovic, mentre dalla lista la conferma in prima squadra di Comuzzo (15) e soprattutto Fortini (17).

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