I tifosi la discussione sulla tattica. 4-4-2 oppure 4-3-1-2?. La soluzione è banale: adesso ‘gna spendere’

La Fiorentina cerca se stessa e Commisso entra in gioco per portare a termine la missione stadio. Una vittoria con Quarta e Nico, l'ingresso di Beltran nel ruolo di trequartista-seconda punta e l'arrivo di Kayode al suo posto. Una mega rissa vintage e sviste incredibili degli arbitri. Una promessa per la pagella che verrà.

2 dicembre 2023
4-4-2 oppure 4-3-1-2?. La soluzione è banale: adesso ‘gna spendere’

4-4-2 oppure 4-3-1-2?. La soluzione è banale: adesso ‘gna spendere’

Nzola o Beltran? Beltran o Nzola? La risposta è Kouame. D’altra parte una soluzione va trovata. Infatti segnano Quarta e Nico, ma vabbè, quello che contava era vincere e così è stato. Dispiace solo che sia andato via Kokogol perché a questo giro avrebbe avuto le sue occasioni. Intrigante anche l’ingresso di Beltran nel ruolo di trequartistaseconda punta. E’ un po’ come metterlo al mondo, perché lasciarlo là tutto solo in area di rigore lo rendeva felice più o meno come quando restiamo ingabbiati nel traffico alla Fortezza nell’ora di punta. L’argentino ha bisogno di aria e di vedere la porta, chissà se questa soluzione avrà un futuro. Magari in coppia con Nico, chissà. Intanto è davvero interessante fare i conti con gli arbitri di livello internazionale della Conference. Livello internazionale nella forma, interregionale nella sostanza. E lo diciamo dopo una vittoria, quindi nessun vittimismo.

Certo che certe sviste sono davvero incredibili. Cartellini rimasti evidentemente incastrati nel taschino, non c’è altra spiegazione. La mega rissa nel finale è stata molto vintage. La Fiorentina comunque ne esce a testa alta: primo tempo in sofferenza, secondo di ben altro livello, anche col doppio play. La Fiorentina continua a cercare se stessa e ogni tifoso ha la sua teoria vincente: 4-4-2, 3-5-2, 4-3-1-2 e infine la più banale ma efficace: “Gna spendere” (bene). Vedremo. Nel frattempo Kayode si rimette al suo posto, conquista un rigore e evita lo psicanalista al buon Parisi che sta alla fascia destra più o meno come il governo Meloni alla sinistra. Certo, a volte può capitare di cambiare fascia ma il ragazzo, che è un talento vero, è andato un po’ in confusione.

Ma la vera notizia della settimana è la volontà di Commisso di entrare in gioco nella vicenda stadio. La storia dei 55 milioni che mancano per riuscire a portare in fondo la missione nella sua completezza ci ricorda di quando eravamo bambini e mettevamo soldi da parte per compare il completo della Fiorentina: quelli ricevuti per compleanno dalla zia, quelli elargiti dalla mamma per un otto in matematica (fantascienza), fai due conti e ci compri la maglietta. Mancano però i calzoncini e i calzettoni. E qui arriva il babbo (babbo e mamma sono intercambiabili), quello che non si era mai pronunciato e arriva alla fine con ciò che manca in cambio di una promessa per la pagella che verrà. Puoi solo accettare e ringraziare. Ora la strada per avere un nuovo stadio coperto diventa meno complicata. O, almeno, così sembra. Commisso avrà qualcosa da chiedere in cambio, e avrà le sue ragioni. L’importante è uscire da questo tormentone infinito. Ci serve uno stadio nuovo. E un centravanti, anche usato, che la butti dentro. Ps. A proposito dello stadio: non dimenticatevi di rifare i bagni.

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