Il personaggio. E Belotti sente già Firenze come casa sua: "La corsa sotto la Fiesole? Gesto spontaneo»
Il Gallo spiega la scelta fatta: "Ho pensato che fosse tutto congeniale a me. Ora spero di incontrare presto Commisso".
Amore a prima vista. Anche se Andrea Belotti a Firenze poteva arrivarci pure prima. È andato talmente veloce che la sua presentazione (attraverso il sito della Fiorentina) è arrivata persino dopo l’esordio con gol al Franchi contro il Frosinone. Firenze nel destino, dicevamo. E Belotti parte proprio da qui. "È una città bellissima, l’avevo già visitata in passato ma in questi giorni ho avuto modo di viverla con più passione e con più tempo. Sono venuto qua perché ho pensato che la Fiorentina fosse la squadra più congeniale per il mio modo di giocare e vedere il calcio. Questo era davvero il momento giusto per far incrociare le nostre strade".
Il gol, pronti via. Sotto la Fiesole. Come in una specie di sogno. "Ci speravo, per fortuna c’è voluto poco tempo, solo 15 minuti, e il sogno è diventato realtà. Farlo poi sotto la Fiesole, la nostra curva, è stato qualcosa di veramente magico, mi è venuto spontaneo correre sotto ai tifosi. Spero di farne tante altre di queste corse". Inserimento facile, nel gruppo già diversi amici. "Ho avuto la fortuna di conoscere tanti ragazzi che erano qui in Nazionale e come avversari, questo ha agevolato tantissimo il mio inserimento, tutti fin da subito mi hanno fatto capire l’importanza di vestire questa maglia e l’importanza del rapporto fra tifosi e giocatori".
Le prime parole al telefono con Rocco Commisso ("Spero di incontrarlo presto di persona e di renderlo felice sul campo"), e il tempo di ricordare la vittoria dell’Europeo con la maglia della Nazionale. Un’esperienza vissuta fianco a fianco con Gianluca Vialli, ex bomber che gli è entrato dentro. "Sia con le parole che con i fatti e i gesti che faceva ci dava quella forza in più, perché quando parlava stavi ore ad ascoltarlo. Vialli ci ha dato la forza per raggiungere la vittoria, è stato un maestro di vita e di calcio".
Insieme al ‘Gallo’ anche Joe Barone, che ha raccontato qualche retroscena della trattativa. "Andrea è sempre piaciuto al presidente Commisso, ma non c’era mai stata l’opportunità reale di prenderlo, ora siamo davvero stracontenti di averlo qui con noi. Nell’esultanza di domenica dopo il gol si è visto il suo entusiasmo, il suo attaccamento e la sua voglia di giocare per i nostri tifosi. È un leader e un trascinatore, speriamo che continui a segnare per la Fiorentina e poi che possa andare agli Europei".
Alessandro Latini
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