Il primo anno di Viola Park. Il centro invidiato da tutti. Tra generi e generazioni. Molto più di un impianto

Una rivoluzione sportiva pensata e voluta dal presidente Commisso e Barone

11 ottobre 2024
Fiorentina

Tifosi della viola che condividono momenti di gioia e sofferenza durante la partita

La nuova casa della Fiorentina oggi compie un anno esatto di vita. Dodici mesi intensi di Viola Park, quattro stagioni che hanno per sempre rivoluzionato la storia di una società che in quasi cento anni di vita non aveva mai avuto nessuna struttura di proprietà né, soprattutto, un luogo unico dove far allenare uomini, donne, grandi e bambini. Il tempio del calcio per generi e generazioni, come più volte lo aveva definito Joe Barone, la figura che più di tutte ha seguito in questi anni passo dopo passo la costruzione del centro sportivo senza però riuscire a goderselo a pieno: se una giornata di festa come quella odierna sarà attorniata da un sottile velo di tristezza sarà proprio per il ricordo dell’ex direttore generale.

Il tempo, del resto, sembra volato da quella notte dell’11 ottobre 2023 che visse il suo momento clou all’interno dello stadio Curva Fiesole: uno show davanti a tremila spettatori e alle più alte cariche dello Stato durante il quale fu tagliato il nastro di una struttura destinata a entrare negli annali viola. Qualcosa di molto più gratificante di un trofeo. Oggi, a 365 giorni da quella sera che ha per sempre cambiato l’epopea della società, è possibile fare un primo bilancio di quanto ha portato in dote l’investimento fatto da Rocco Commisso, la cui spesa è stata pari a 119 milioni di euro (a cui si sommano i 3 milioni per la realizzazione del parcheggio temporaneo, in attesa di quello scambiatore promesso dalla Città Metropolitana).

I numeri collezionati dalle strutture presenti sono impressionanti: si stima che tra tesserati, dipendenti e visitatori abbiano varcato la soglia di Via Pian di Ripoli almeno 70mila persone nell’ultimo anno. Ma a questo dato si aggiunge anche quello relativo agli eventi sportivi e privati che sono andati in scena: oltre 300 partite (tra quelle del settore giovanile e della squadra femminile) e circa 200 eventi privati all’interno dei padiglioni (di cui 30 all’ Estra Pad e 50 al WindTre Media center). Una macchina costantemente in moto per la quale, di conseguenza, ci sono stati rilevanti costi di gestione: per quanto gli ultimi dodici mesi non siano da considerare un periodo standard, si stima che fino ad oggi la Fiorentina abbia impegnato tra i 6,5 e i 7 milioni per mandare avanti il Viola Park (importo che contempla i salari del personale) mentre per tutta la stagione l’ammontare potrà salire fino a 9 milioni.

Interessante la cifra legata ai ricavi, che nell’ultimo anno è stata di 2,9 milioni così suddivisi: 1,7 milioni dagli eventi "B2B" (le iniziative rivolte ad aziende e professionisti), 450mila euro dai bar, 300mila dal ticketing per le partite e 400mila dai "naming rights" di alcuni edifici interni. Un gioiello perfetto in ogni suo angolo, anche se sono già in ponte alcune migliorie a cui la Fiorentina sta già lavorando e che riguardano la sicurezza e l’impianto fotovoltaico. È proprio vero, il Viola Park è come la Grande Mela: là dentro non si dorme mai. Per adesso, buon compleanno.

Andrea Giannattasio

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