Il trionfo della Primavera. Bravi, giovani e legatissimi. Il gruppo made in Tuscany che ha battuto i pronostici

Otto giocatori su 10 sono nati in Toscana. Le stelline Herder, Rubino e Fortini

6 aprile 2024
Bravi, giovani e legatissimi. Il gruppo made in Tuscany che ha battuto i pronostici

Bravi, giovani e legatissimi. Il gruppo made in Tuscany che ha battuto i pronostici

C’è un minimo comun denominatore che ha contraddistinto i tanti trofei sollevati in queste ultime stagioni dalla Fiorentina Primavera (passata attraverso tre allenatori e oltre 100 calciatori) ed è la linea della continuità all’interno dell’area tecnica del settore giovanile. Una squadra compatta, dalle idee chiare (capitanata da un dirigente esperto come Valentino Angeloni e coordinata dallo storico caposcout Maurizio Niccolini) che se si eccettua la prima delle cinque Coppe Italia vinta nel 2019 (allora il club era dei Della Valle), ha sempre seguito un’unica strada: quella del "made in Tuscany" e del ringiovanimento. L’esempio è stato nella gara vinta sul Torino, che ha regalato alla Primavera l’ottava Coppa Italia della sua storia: dieci undicesimi dei calciatori in campo dal 1’ erano italiani e, di questi, ben otto sono nati tra Firenze e la Toscana. Un vero e proprio team formato nel Granducato che ha saputo creare un forte senso di identità, ancor più prezioso se si pensa che nella nella finale di Bologna c’era uno scarto d’età di 7 anni a favore dei granata (i viola hanno iniziato la gara con quattro 2006, elementi che possono giocare in Under-18). Ma quali saranno le stelline del futuro? La caccia al successore di Kayode è già partita ma, su tutti, spiccano tre gemme toscane: Tommaso Rubino, Jonas Harder e Niccolò Fortini.

Il primo, figlio d’arte (il padre Raffaele lavora da qualche mese alla Fiorentina), è un 2006 di gran classe che ha già siglato 10 gol in stagione. Non inganni, poi, il cognome di Harder: "Jonny" è un mediano di origini tedesche che però è nato sulle sponde dell’Arno. Classe 2005, è ormai diventato un punto fermo anche dell’Italia Under-19. Che dire poi di Fortini, il treno della fascia sinistra che impressiona ogni gara di più? 18 anni e un’autentica escalation che lo ha portato già più volte ad allenarsi con la prima squadra.

Andrea Giannattasio

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