Italiano: "Faremo di tutto per tornare in finale. Gruppo ok. Il futuro? Solo chiacchiere"

L'allenatore della Fiorentina fa il punto della situazione alla vigilia della sfida con il Club Brugge e spegne le voci di un suo presunto incontro con il Torino

di ALESSANDRO LATINI
1 maggio 2024
Vincenzo Italiano alla vigilia di Fiorentina-Club Brugge

Vincenzo Italiano alla vigilia di Fiorentina-Club Brugge

Firenze, 1 maggio 2024 - Vigilia carica di tensione e speranza per la Fiorentina, ormai pronta ad affrontare la prima partita contro il Club Brugge al Franchi, arrivato in città poche ore fa. Vincenzo Italiano ha presentato la sfida dal Media Center del Viola Park. “Stiamo bene, soprattutto grazie all’ultima partita che ci ha ridato fiducia ed entusiasmo. L’abbiamo ottenuto, siamo arrivati con un atteggiamento positivo a preparare questa partita ed era fondamentale. Siamo in tanti a disposizione, siamo tutti. Siamo pronti per questa partita, sappiamo quanto conti per noi, per Firenze e per tutti. Sappiamo quanto sarebbe straordinario andare avanti. Nzola è tornato in gruppo, ha avuto questi problemi, farà parte della spedizione semifinale. Essere tutti a disposizione mi fa piacere, avere la rosa al completo è importante perché si gioca ogni tre giorni. Più siamo e più possiamo fare prestazione”. Cosa avete imparato dallo scorso anno? “L’importante è concentrarsi sull’avversario, pregi e difetti. Non abbiamo avuto tantissimi giorni, ma in quei pochi allenamenti devi individuare quel che può permettere ai ragazzi di rendere al massimo. Sono partite importanti, non devi farti trasportare da ansia e stress. Lo scorso anno qualcosa ci ha lasciato, sappiamo che è importante prepararla bene nelle due fasi e sulle palle inattive. Il campo conta, la concentrazione deve andare su quanto preparato”. Cos'è per lei oggi l'Europa League? “E’ un obiettivo che puoi ottenere alzando questa coppa, oppure attraverso il campionato dove siamo in grande rimonta. Abbiamo cinque partite non semplici, tutte si giocano qualcosa. Ci sono due strade: intanto pensiamo a questa semifinale, poi ci sono quindici punti ancora a disposizione in campionato”. Meglio affrontare il Brugge che gioca più aperto rispetto al Plzen che si chiudeva? “Ogni partita ha le proprie difficoltà. Il Brugge sa pressare alto, sa ripartire con qualità, hanno tre attaccanti pericolosi, il capitano è esperto e forte. Non ha solo un modo di affrontare le partite. Quando non è così dobbiamo essere bravi noi a determinare. La prima in casa ci impone un risultato positivo in vista del ritorno. Non so come l’affronteranno loro, però se sono in semifinale vuol dire che sono forti e capaci di fare tutto. Se stanno bassi o ci saltano addosso lo vedremo, dobbiamo essere pronti in ogni caso, ne abbiamo già parlato”. Cosa vi impone la gara in casa? A centrocampo possono giocare Arthur e Bonaventura insieme? “Lo scorso anno abbiamo avuto lo scorso identico percorso, poi siamo stati capaci di andare a vincere da loro a Basilea. In questo triennio per me è stata la partita più bella ed emozionante, i ragazzi giocarono in modo straordinario. Adesso la situazione è analoga, dobbiamo fare il possibile per ottenere un risultato che dia un senso al ritorno. Dovremo sfruttare l’entusiasmo e la spinta del Franchi. A centrocampo spesso abbiamo variato: dinamismo, forza, chili, abbiamo cambiato tutti i componenti. Domani penso giocheranno con il 4-3-3, abbiamo provato qualche soluzione. Chiunque giochi sa che deve andare forte perché loro hanno un centrocampo importante”. Si dice che si è incontrato più volte con il Torino. Ha qualcosa da dire in merito? “In questo momento se ne sentono di tutti i colori. Mi fa piacere essere accostato a destra o a sinistra, vuol dire che si sta lavorando bene, ma la concentrazione è per questo finale di stagione. Ci sono partite da affrontare nel migliore dei modi. Per il resto sono tutte chiacchiere che non mi spostano di un millimetro dal lavoro con i ragazzi”. Vuole fare un appello per convincere più tifosi a venire allo stadio? “Tutti hanno capito cosa può essere il Franchi quando spinge forte. E’ il dodicesimo uomo, io sento la spinta da fuori, ma i ragazzi la sentono anche di più. Sono convinto che la gente si farà sentire, spero in un clima spettacolare per andare forte dall’inizio alla fine. Tutti insieme proviamo ad ottenere quest’altro sogno. Lo so già che ci sarà un clima importante, tutti ci vorranno vedere sputare sangue, andare forte. Questo lo sappiamo e lo faremo. Se dagli spalti arriverà una spinta ulteriore sarà ancora meglio”.

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