La cerimonia con l’ingresso del rumeno. Festa "Hall of Fame». C’è Mutu il fenomeno. Un bacio da Prandelli
L'undicesima Hall of Fame della Fiorentina celebra Adrian Mutu e altri grandi campioni, con promesse per un museo dedicato ai cimeli del club.
È stato necessario attendere fino alle 23, martedì sera, per veder calcare il palcoscenico dell’Auditorium Ridolfi all’ultimo vero "fenomeno" che ha indossato la maglia viola. Eppure pazientare, alla fine, ne è valsa davvero la pena. Visto che lo show andato in scena in occasione della undicesima Hall of Fame ha restituito a Firenze un Adrian Mutu in spolvero. Sorridente come non mai e orgoglioso di essere stato inserito all’interno della Galleria degli onori che, dal 2012, accoglie i più grandi campioni che hanno reso immortale la storia della Fiorentina. Insieme a lui, tanti altri ex giocatori: da Maurilio Prini, vincitore del primo scudetto, a Bernardo Rogora (che sul petto è invece riuscito a cucirsi il secondo tricolore) fino allo sfortunato Bruno Beatrice (la cui famiglia attende ancora giustizia dopo la prematura morte). In mezzo a loro, riconoscimenti sono stati assegnati anche ad altre figure che hanno avuto un ruolo chiave nella storia della Fiorentina: dalla prima firma de La Nazione Sandro Picchi, alla segretaria Gabriella Pierani fino a Zoff, che in panchina riuscì a salvare il club al termine del campionato 2004/05, quello dei famosi "cattivi pensieri" pre-Calciopoli.
"Ricevo un premio importante, che mi rende orgoglioso perché viene da Firenze" ha raccontato Mutu, vera star dell’evento e protagonista sul palco di uno spassosissimo siparietto con Cesare Prandelli: "Essere apprezzato da questa città mi rende fiero. La Fiorentina attuale si merita di essere in alto" ha aggiunto il rumeno: "Ha tutte le qualità per restarci, anche grazie a un altro 10 come Gudmundsson: Albert fa delle grandi giocate ma, ora che torna, dovrà avere continuità perché il numero che porta sulle spalle spetta a un giocatore che deve fare sempre la differenza".
Per il Comune presente l’assessore Letizia Perini che ha promesso di impegnarsi affinché il Museo Fiorentina, da sempre organizzatore dell’evento, possa trovare presto una casa dove esporre le centinaia di cimeli accumulati in questi anni.
Andrea Giannattasio
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