La gara "particolare» giocata giovedì. I cani antiesplosivo?. Fiutate solo le scarpe che utilizzava Sabiri

La Fiorentina affronta incertezze e sfide, con Italiano destinato a lasciare. Nonostante le difficoltà, il Viola Park team mostra orgoglio e determinazione. Prossimo obiettivo: l'Atalanta.

16 marzo 2024

Sorteggio davvero non male, col tabellone che sembra indicare la finale pronosticata da tutti: Fiorentina - Aston Villa. Detto questo, la Fiorentina dovrà guadagnarsela (e anche l’Aston Villa), dopo essere riuscita a scrivere sul campo 5 minuti di panico senza senso con il Maccabi Haifa. Non sarà che a noi piace soffrire? Che una strana forma di masochismo inconsapevole ci giri nello stomaco costringendoci a preghiere silenziose negli ultimi frammenti di partita? La Fiorentina ribalta i finali, in un verso o nell’altro. Le cose semplici non ci riescono, ce le complichiamo o le risolviamo all’ultimo respiro. Se il calcio è imprevedibile, la Fiorentina è il suo manifesto. In ogni caso, da qui alla fine, si parlerà molto del futuro di Italiano, che andrà quasi certamente altrove. Lui vuole crescere, la società forse è convinta di averlo già fatto.

Tutto questo servirà a tranquillizzare quelli che da tempo sono convinti che il problema della Fiorentina sia l’allenatore. E’ un classico e non c’è da meravigliarsi. Se non fosse che al momento il Viola Park team è in corsa ovunque, coi suoi problemi di sempre ma anche con l’orgoglio ancora vivo e vegeto. Dove andrà Italiano non è chiaro e tanto meno è chiaro chi arriverà al posto suo. Ora c’è da pensare a giocare e c’è da scommettere che il tecnico metterà tutto se stesso per chiudere il suo ciclo con qualcosa da alzare al cielo. Ciò che pare sicuro è che Italiano voglia portare con sé il tifoso di parterre col quale ama discutere in maniera vivace durante le partite. Giovedì sera lui era in tribuna causa squalifica e pare che quel compagno di conversazioni adrenaliniche da bar Marisa (sempre sia lodato) gli sia mancato molto.

Applausi a coloro che giovedì sono andati al Franchi per una partita sistemata in un orario di lavoro e blindata per ovvie ragioni. Entrare al Franchi per vedere Biraghi Live deve essere stato più o meno come attraversare il muro di Berlino prima dell’89. Ditemi se questo non è amore. C’erano perfino i cani addestrati a trovare esplosivo. Per fortuna non hanno trovato niente, a parte un paio di scarpe usate da Sabiri e una fotografia stropicciata di Savio Nsereko con la maglia viola. Una reliquia. E adesso tutti a Bergamo, altro che Maccabi Haifa. Contro l’Atalanta la Fiorentina affronta l’ennesima prova del nove.

L’incertezza è la nostra regola e anche quella del buon Ikonè quando entra in campo. Sembra sempre più smarrito, inconsapevole. Viene quasi da pensare che gli venga voglia di chiedere ai compagni una cosa del tipo "come siamo messi col risultato?". No, niente cattiveria, la verità è che Jorko è simpatico, per la precisione 15 milioni di simpatia. E a noi piace l’idea che prima o poi ci sorprenderà.

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