La mossa di Palladino. Colpani e Gud con Kean. Tanta voglia di tridente
Contro gli azzurri l’allenatore potrebbe schierare per la prima volta l’attacco tipo. Il modulo sarà il 3-4-2-1 con un reparto offensivo che concede pochi riferimenti.
L’idea estiva Raffaele Palladino l’ha accarezzata a lungo. Da quando era sotto l’ombrellone a quando ha cominciato a lavorare al Viola Park. Alzi la mano chi durante le vacanze non fantastica sulla formazione ideale della propria squadra del cuore. E così avranno fatto anche i tifosi della Fiorentina man mano che le voci di mercato si sono fatte sempre più concrete. "Colpani e Gudmundsson dietro a Kean", quasi come una massima da scolpire bene in testa con la speranza che quei tre abbiano nelle gambe e nei piedi la forza di cambiare il destino offensivo della Fiorentina. Kean è arrivato subito, un precampionato interessante e i gol nelle prime partite ufficiali. Se oggi il fantasma di Vlahovic è molto più sbiadito il merito è tutto suo, arrivato dopo una sfilza di attaccanti che non hanno fatto altro che aumentare i rimpianti. Poi ecco Colpani. Trattativa tutto sommato veloce, nemmeno lo spazio del tormentone. Un weekend appesi al dico non dico di Galliani e il Flaco è sbarcato a Firenze. Faccia pulita, bravo ragazzo. In dote 8 gol nella passata stagione, proprio in quella zona di campo dove Palladino vuole farlo giocare. Di Gudmundsson si è detto tanto (da gennaio), la fumata bianca la sera di Ferragosto. Giorno in cui i sogni sono diventati un po’ più concreti.
Ed eccoci al presente. Kean segna con regolarità. Già 5 i gol stagionali tra Fiorentina e Nazionale. L’islandese è reduce da un tempo contro la Lazio nel quale si è abbattuto come un ciclone sull’universo viola. Colpani invece è ancora alla ricerca della sua nuova dimensione pur giocando sempre titolare tranne che contro il Venezia. Adesso è tempo di mettere in campo quel sogno estivo. Quel tridente - chiamiamolo così - che deve accendere la fantasia dei tifosi. Per affinare intesa e movimenti serviranno tempo e allenamenti, ma al ‘Castellani’ dovrebbe essere la prima recita con i tre attori protagonisti dal primo minuto (con la Lazio sono stati in campo insieme una mezzora abbondante).
Palladino ci sta lavorando. Il modulo è ormai conosciuto. Dopo l’idea di infoltire il centrocampo (con Atalanta e Lazio) pare arrivato il momento di tornare al 3-4-2-1, vero e proprio marchio di fabbrica del tecnico campano. Primo esame la solida difesa dell’Empoli che ha già retto e ben figurato contro Roma, Bologna e Juventus. Azzurri imbattuti in stagione e agli ottavi di Coppa Italia (dove l’incrocio sarà proprio al Franchi contro la Fiorentina), il banco di prova per i tre tenori viola è di quelli significativi.
Alessandro Latini
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