La nuova coppia d’attacco. Dalla tensione all’amicizia. Gud-Kean, tandem di lusso

Si è ripetuto il lungo confronto sul dischetto nella gara con i biancocelesti. Ma stavolta è stato l’islandese a lasciare al compagno la battuta del rigore.

di GIAMPAOLO MARCHINI -
8 ottobre 2024
Dalla tensione all’amicizia. Gud-Kean, tandem di lusso

Si è ripetuto il lungo confronto sul dischetto nella gara con i biancocelesti. Ma stavolta è stato l’islandese a lasciare al compagno la battuta del rigore.

I paragoni, nel calcio, sono l’esercizio dialettico più pericoloso che ci possa essere. Vendono sogni a basso costo, ma accendono la fantasia del tifoso che ha bisogno di esaltarsi per le giocate, anche di coppia, dei propri beniamini. Ma Firenze e la Fiorentina, non cadono nel tranello di accostare Kean e Gudmundsson ai tandem offensivi che hanno segnato a fuoco la quasi centenaria storia del club viola. Baggio-Borgonovo, Rui Costa-Batistuta, Mutu-Toni, ma anche Antognoni-Graziani o Montuori-Virgili. Tutti campionissimi, certamente simili, ma differenti nelle loro caratteristiche con un unico denominatore comune: essere complementari l’uno con l’altro. Gud e Moise si candidano così, in punta di piedi, a entrare in una straordinara élite.

La vittoria contro il Milan ha anche contribuito ad allontanare possibili scorie di incomprensioni che possono nascere quando si inizia insieme un percorso di conoscenza. Il dialogo teso sul dischetto prima di battere il rigore contro la Lazio poteva sembrare l’inizio della fine di una intesa sul punto di decollare. Kean e Gud hanno dimostrato di essere ragazzi ambiziosi, certo, ma intelligenti. Non per niente l’islandese domenica sera ha preso il pallone sottobraccio, ma quando Pairetto ha confermato il penalty con l’aiuto del Var, l’ha consegnato al compagno. Non solo, lo ha difeso a muso duro quando i giocatori del Milan cercavano di innervosirlo prima del tiro. Insomma, incomprensioni lontane, spente – se mai fossero iniziare – sul nascere. Tutti uniti per trascinare lontano la Fiorentina.

E Kean, a conferma del momento straordinario, si era guadagnato a furor di popolo la chiamata in azzurro. Ma si è dovuto arrendere a una lombalgia, costringendo il ct Spalletti a convocare al suo posto Lucca. La strada azzurra resta comunque tracciata. Come quella dell’intesa che sta sbocciando con Gud. La nuova coppia-gol viola. Lasciamo perdere che Kean con il Milan non ha segnato. Ma per il lavoro svolto è come se l’avesse fatto. Avanti così.

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