L’abbraccio con i compagni. "Giocate! Sì, sì, fatelo subito». C’è Edoardo in videochiamata . Lacrime e sorrisi: ora si riparte
Le parole di Bove ai compagni riaccendono la squadra. Subito allenamento al Viola Park
Una videochiamata tra il reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Careggi e il Viola Park ha sbloccato lo stallo in casa Fiorentina e ha fatto pian piano ripartire il mondo gigliato. Edoardo Bove ha tranquillizzato tutti, ha chiesto ai compagni di giocare già domani la partita contro l’Empoli valevole per gli ottavi di Coppa Italia. Fosse per lui sarebbe già in campo al fianco dei suoi compagni, ma dovrà limitarsi a fare il tifo davanti alla tv (ieri sera ha visto la sfida della Roma contro l’Atalanta).
Il dubbio si era innestato in mattinata, con la Fiorentina che in un primo momento aveva pensato di provare a chiedere il rinvio della sfida con l’Empoli (visto lo sconforto di tanti calciatori) e nel club azzurro aveva trovato una sponda favorevole e collaborativa. Prima di inoltrare una richiesta ufficiale alla Lega la palla è passata alla squadra. Da qui l’invito dello stesso Bove di tornare subito in campo. E così la Fiorentina ha fatto, allenandosi al centro sportivo con un animo sollevato rispetto alle ore di paura vissute poco prima. Pian piano si tornerà a parlare di formazione, di tattica e di schemi. Se vogliamo la miglior notizia della giornata di ieri unita a quella arrivata da Careggi.
Da New York Rocco Commisso ha seguito l’evolversi della situazione ora dopo ora, tenendo al telefono i suoi dirigenti anche nel cuore della notte. Ha parlato con il padre Giovanni, poi nel corso della giornata è riuscito a contattare anche lo stesso Edoardo. Lo ha sentito molto bene, gli ha mandato un grosso bacio ed un forte in bocca al lupo. Commisso lo ha spronato per cercare di guarire in fretta e tornare in campo il prima possibile. E adesso è il sogno dello stesso Bove.
La Curva Fiesole, ironia del destino, ha spiegato il significato della coreografia messa in scena contro l’Inter, legandola a doppio filo a quel che è capitato al centrocampista romano. "Superfluo dire che avremmo immaginato spiegare con ben altre parole il significato della coreografia. Ma vogliamo far sentire la nostra vicinanza ad Edoardo e a chi gli vuole bene: quello spirito guerriero del leggendario condottiero della Repubblica Fiorentina, Giovanni dalle Bande Nere, che abbiamo voluto rappresentare nella coreografia, lui, lo incarna perfettamente. E lo incarna chiunque per Firenze e per la Fiorentina combatte e ha lottato nel passato con valore e fedeltà. Ti aspettiamo, ragazzo!".
Testimonianza d’affetto di non poco conto per un ragazzo che in pochi mesi ha conquistato Firenze e la Fiorentina. Con le prestazioni in campo e la genuinità di tutti i giorni. Da ieri il mondo viola è ripartito. Obiettivo Empoli e la Coppa Italia, per dare una prima soddisfazione a Edo, in attesa di rivederlo a lottare in campo con i propri compagni.
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