L’affanno di Vlahovic. Chiaro-scuro Dusan. Firenze non dimentica

A leggere i freddi numeri, si potrebbe dire che quella che sta vivendo Dusan Vlahovic sia probabilmente una delle sue...

di ANDREA GIANNATTASIO
27 dicembre 2024
Vlahovic, la sua volontà di lasciare Firenze oltre alla maxi-offerta bianconera favorirono il suo trasferimento nel gennaio del 2022

Vlahovic, la sua volontà di lasciare Firenze oltre alla maxi-offerta bianconera favorirono il suo trasferimento nel gennaio del 2022

A leggere i freddi numeri, si potrebbe dire che quella che sta vivendo Dusan Vlahovic sia probabilmente una delle sue migliori stagioni in carriera. Imparagonabile, va da sé, con quella prima parte spumeggiante vissuta in viola tra l’agosto 2021 e il gennaio 2022 (quando il serbo, prima di prendere la strada per Torino, riuscì a segnare 20 gol in 24 sfide tra campionato e Coppa) eppure, di certo, la più prolifica da quando gioca nella Juventus: 12 centri in 21 partite.

Eppure, a ben vedere, per l’ex Partizan il rapporto col mondo bianconero è stato fin qui tutt’altro che facile. E in particolare ad arrivare più volte ai ferri corti è stato il legame coi tifosi. L’apice di queste frizioni si è avuto poche settimane fa, al termine del pari casalingo con il Venezia: dopo il gol del 2-2 su rigore al 95’, Vlahovic si è permesso di zittire il pubblico finendo per beccarsi poi una contestazione fuori dalla Continassa.

Tutto, però, al momento sembra rientrato, grazie anche a uno striscione di "pace" esposto nel match di coppa Italia. Ed è proprio in questo rapporto di odio e amore con la piazza che si inserisce lo scontro diretto con la Fiorentina, squadra alla quale, da quando se n’è andato (tra tante polemiche, vista la scelta di non rinnovare il contratto e la fuga nottetempo da Firenze), Vlahovic non è ancora mai riuscito a segnare.

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