L’opinionista di fede rossonera. "Una coppa europea a testa?. Voglio subito carta e penna»

L'articolo analizza la sfida tra Milan e Fiorentina, con l'emozione legata al ricordo del dg Barone e al ritorno di Pioli al 'Franchi'. Crudeli esprime fiducia nella capacità della Fiorentina di mettere in difficoltà il Milan, sottolineando l'importanza del pubblico e delle ripartenze. Auspica l'Europa League per il Milan e la Conference per la Fiorentina.

28 marzo 2024

Da una parte il risultato sportivo, che conta eccome per le due squadre. Milan impegnato nella corsa al secondo posto, Fiorentina che vuole rimanere agganciata al treno dell’Europa. Tiziano Crudeli parte però dall’altro tema della sfida del ‘Franchi’: il ricordo del dg viola. "Devo essere sincero, quel che è successo a Barone mi ha sconvolto. Non solo perché se n’è andato un dirigente che stimavo, ma anche perché queste tragedie ti fanno capire che oggi ci siamo e domani non si sa. La Fiorentina ha vissuto una tragedia terribile a pochi anni di distanza dal dramma di Astori". Il destino riporta al ‘Franchi’ Stefano Pioli, che allora si fece carico del gruppo e lo trascinò fuori dal dramma. "Sarà sicuramente emozionato. È molto legato a Firenze, i tifosi della Fiorentina sono legati a lui". Equazione semplice.

A Crudeli chiediamo anche lo sforzo di guardare oltre. Alla sfida in campo. "Sono convinto che la Fiorentina abbia tutte le carte in regola per mettere in difficoltà il Milan, che in trasferta quest’anno ha subito già 25 gol e soffre molto il furore agonistico delle squadre di casa. È un aspetto che mi preoccupa perché a Firenze il pubblico è trascinante. Certo, le armi per far male là davanti il Milan le ha. Dovrà essere bravo a sfruttare le ripartenze". Diversi i giocatori stimati. Chi toglierebbe a Italiano? "Avrei risposto Bonaventura se non fosse squalificato. A questo punto dico Gonzalez, può sempre trovare la giocata vincente". Chiudiamo con una battuta. Anzi, un auspicio. Europa League al Milan e Conference alla Fiorentina. Crudeli firma? "Ragazzi, datemi carta e penna".

Alessandro Latini

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