Nuovo assetto possibile. L’assenza tattica di Bove pesa più del previsto . Gosens avanzato è l’opzione ’fatta in casa’
Il destino beffardo che si è accanito su Edoardo Bove oltre a frenare la carriera del giovane giocatore ha di...
Il destino beffardo che si è accanito su Edoardo Bove oltre a frenare la carriera del giovane giocatore ha di fatto messo (tatticamente) nei guai la Fiorentina e quindi Palladino. Troppo importante il ruolo che gli era stato cucito addosso dal tecnico viola; tanto che un altro ’Edo’Bove non c’è. Perché si è arrivati a questo crocevia? Semplicemente perché l’ex giallorosso era perfetto nel 4-2-3-1 nell’accompagnare la fase offensiva da esterno sinistro nella linea a tre, ma anche nel ripiegare e dare una mano importante al centrocampo che da due, in fase difensiva, diventava a tre proprio per le sue caratteristiche. Perfetto anche nell’integrarsi sempre sulle stessa corsia con Gosens. Bove, insomma, non un attaccante esterno pure, ma neanche un mediano nel vero senso della parola. Un prezioso ibrido, tanto da essere praticamente unico, nel suo modo di interpretare le due fasi.
Dicevamo del tedesco. Già, perché se non dovesse arrivare dal mercato un surrogato di Bove, la soluzione potrebbe essere proprio quella di spostare più in alto Gosens, portandolo di fatto sulle sue zolle naturali, schierando al suo posto (esterno difensivo di sinistra) Fabiano Parisi. Mossa che potrebbe essere ’indolore’ e soprattutto utile a colmare una evidente lacuna che si è presentata da alcune settimane. Palladino, in fondo, si è dimostrato un allenatore capace di cambiare in corsa e di ’aggiustare’ il tiro quando le questioni tattiche non danno le risposte desiderate. Una soluzione in casa da tenere presente.
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