Omaggio a Pino Brizi, eroe del secondo scudetto della Fiorentina: Macerata gli intitola lo stadio

La cerimonia si terrà alle 15.30 di giovedì 18 aprile: lo stadio Helvia Recina sarà dedicato al “signore del calcio” che ha vinto a Firenze, ma è sempre rimasto legato alla sua città

di ROBERTO DAVIDE PAPINI -
17 aprile 2024
Giuseppe Brizi (Archivio storico New Press Photo)

Giuseppe Brizi (Archivio storico New Press Photo)

Macerata, 17 aprile 2024 – Quindici anni di militanza e 389 presenze in maglia viola (secondo solo ad Antognoni), il primo scudetto della Fiorentina  “festeggiato” da giovanissimo tifoso, un altro conquistato come protagonista (difensore di grande classe): tra i grandi personaggi della storia viola, Giuseppe “Pino” Brizi merita un posto d’onore, viola che più viola non si può. 

Elegante in campo e fuori, soprannominato “il signore del calcio”, Brizi (scomparso due anni fa) ha giocato solo in due squadre: Maceratese e Fiorentina, appunto. E’ quindi anche un eroe del calcio di Macerata, tanto che  e la sua città gli dedica lo stadio Helvia Recina, con una cerimonia che si terrà alle 15.30 di giovedì 18 aprile.

Tifoso viola sin da ragazzino, Brizi esulta per il primo scudetto (1955-56) e in campo vince il secondo tricolore nel 1968-69.

“Siamo davvero orgogliosi di intitolare lo stadio comunale a Brizi, un maceratese che ha dato lustro alla città di Macerata e che dallo sport locale è arrivato a toccare la sfera del calcio nazionale dimostrando nel campo, come nella vita, i solidi e sani valori dello sport – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Un uomo e uno sportivo che tanti giovani potranno continuare a prendere d’esempio anche grazie a questo omaggio”.

Emozionato e commosso Gianluca Brizi, figlio del campione viola: “Un riconoscimento meritato, perché mio padre non ha mai dimenticato la sua città e anzi ne è sempre andato orgoglioso. Ma soprattutto  questa intitolazione non è tanto alla persona, lui era schivo e riservato, quanto per l'esempio che ha lasciato di sportività, correttezza, fair play, lealtà, probità. tutti i valori fondanti dello sport. In più, il suo attaccamento ai colori sociali, la fedeltà alla squadra”.