Scelte e tentazioni. Si ferma Pongracic. C’è Bove con Cataldi
Palladino ha provato la formazione anti-Lazio: sarà 3-5-1-1. Biraghi in campo dal primo minuto con Quarta e Ranieri.
Raffaele Palladino non sembra ancora sul punto di operare rivoluzioni eppure è consapevole che i soli tre punti raggranellati nelle prime quattro giornate di campionato adesso impongono un deciso cambio di passo. Ecco perché, nel disegnare la formazione di partenza che oggi all’ora di pranzo affronterà la Lazio, il tecnico sta valutando di operare almeno un paio di cambi, pur mantenendo sia l’ossatura che il sistema tattico visto a Bergamo una settimana fa che per quasi un tempo intero ha dato ottime sensazioni. Avanti, dunque, col 3-5-1-1 con tuttavia qualche accorgimento per rendere la sua squadra ancora più efficace. Il più importante dei quali sarà il probabile impiego già dal primo minuto di Gudmundsson: l’islandese sta bene, in settimana ha sempre lavorato in gruppo ed ha almeno un’ora di calcio nelle gambe da mettere a disposizione della squadra. La decisione finale sul conto dell’ex Genoa verrà presa solo stamattina nel corso della riunione tecnica eppure la strada sembra già tracciata.
La seconda grande novità riguarda Pongracic: il croato, reduce da due panchine di fila, non è stato convocato a causa di "risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra". Così nella difesa a tre davanti a De Gea, ci saranno – come a Bergamo – Martinez Quarta, Biraghi (il capitano, adattato ancora una volta a fare il centrale) e Ranieri, mentre a centrocampo non dovrebbero esserci rivoluzioni, nonostante Adli sia in rimonta: in mezzo il grande ex Cataldi, Bove e Mandragora daranno più copertura alla difesa mentre la spinta sarà garantita da Dodo e Gosens sulle fasce. Scontato, infine, l’impiego di Kean nel ruolo di terminale offensivo.
Andrea Giannattasio
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