Terracciano, la storia si ripete. Alla fine il numero uno resta lui

Terracciano è stato protagonista di una grande prestazione a Napoli, con parate decisive che hanno portato tanti tifosi a rispolverare il soprannome "San Pietro". Italiano ha più fiducia in lui, confermata dalle sue prestazioni.

10 ottobre 2023

Ancora lui, ancora Pietro Terracciano. Passano gli anni, cambiano i portieri che provano a insidiare la sua titolarità (Dragowski e Gollini possono confermare) ma il protagonista, tra i pali viola, resta sempre il classe 1990, che domenica ha dato un contributo fondamentale alla splendida vittoria della Fiorentina a Napoli. Il miglior Terracciano di questa stagione (e forse il migliore in assoluto in maglia viola), per adesso, si è visto a Udine, con una lunga serie di grandi parate che hanno portato tanti tifosi a rispolverare il soprannome "San Pietro".

Tuttavia, anche domenica Terracciano si è reso protagonista di alcuni interventi che hanno salvato il risultato e indirizzato la partita. Al 58’, sul punteggio di 1-1, il portiere viola ha murato il tiro di Osimhen, lanciato a rete. Quella è stata la parata più importante della serata ma già nel primo tempo il portiere campano (nato a San Felice a Cancello, provincia di Caserta, a circa 35 km da Napoli) aveva respinto bene una conclusione di Lobotka mentre sul rigore è stato punito dell’errore di Parisi e dall’agilità dello stesso Osimhen.

Proprio in occasione del rigore, Terracciano è apparso molto arrabbiato con Parisi per quella leggerezza difensiva ma sia il terzino che il portiere hanno avuto modo di rifarsi nella ripresa. L’ennesima rivincita di "San Pietro", dunque, che a causa dell’infortunio di Christensen ha difeso la porta della Fiorentina anche contro il Ferencvaros in Conference League. Il danese era diventato il portiere di coppa ma l’impressione, al di là dell’infortunio, è che Italiano abbia più fiducia in Terracciano, complici le prestazioni del numero 1 viola.

Alessandro Guetta

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