Un reparto sotto pressione, tra gioie e dolori. Ranieri-Quarta in folle. Guai a drammatizzare
La Fiorentina si impone sul Brugge con un gol di Nzola, ma l'ingenuità e le distrazioni costano caro. La squadra deve imparare dagli errori passati per non sprecare vantaggi cruciali.
Emozioni, gol, brividi, pioggia e ingenuità clamorose. Da rivedere la respinta del portiere del Brugge che porterà al gol di Belotti. Il giovane numero uno della squadra belga per un attimo ha pensato di essere in spiaggia a Riccione per il torneo di beach volley del Bagno Aurora. Non è facile assistere a un bagher così convinto da parte di un portiere. Secondo questa logica la partita avrebbe dovuto proseguire con un alzata sotto rete per una schiacciata vincente. Purtroppo per lui si giocava un altro sport. Anche il suo compagno è stato capace di qualcosa di incredibile. Un evento abbastanza raro quello di prendere un cartellino giallo a propria insaputa. Comunque dalla reazione sorpresa del giocatore era abbastanza evidente che lui in effetti fosse all’oscuro di ciò che era successo pochi minuti prima. Mah. Chiamiamole distrazioni. O autolesionismo puro che il bagher del portiere in confronto è solo una questione stilistica.
Ma anche la Fiorentina ha fatto la sua parte. Perché con l’uomo in meno la squadra di Italiano entra in sofferenza, mentre con l’uomo in più spesso non sa che pesci prendere. E così capita che un lancione abbastanza casuale trovi Quarta e Ranieri nella metà capo avversaria pronti a farsi infilare da Igor, che se ne va tranquillo verso Terracciano, il quale, dopo un sorso di integratore camomilla e melatonina acquistato alla Coop di via Cimabue, lascia finir dentro un diagonale non esattamente impossibile. Cose che capitano, certo. E comunque le responsabilità sono da dividere in tre. Ranieri che non gioca di anticipo sull’attaccante, Quarta che non va a coprire lo spazio, il portiere che sonnecchia. Ora, Italiano avrà pure i suoi difetti, ma dubitiamo che insegni l’arte della deconcentrazione ai suoi difensori. Era un due contro uno. Se poi ci si mette anche il portiere addio. Diciamolo: l’ingenuità è nel dna di questa squadra che fa del coraggio la sua forza e della disattenzione il suo marchio.
Niente di personale: Ranieri sta dando tanto, Quarta coi suoi gol ha tenuto la Fiorentina a galla tante volte. Quindi non è il caso di drammatizzare, soprattutto perché spesso (leggi sempre) non si può avere tutto ma solo un po’. E a quel po’ ci ha pensato Nzola, eroe nella pioggia che ha rimesso il sorriso sulle facce fradice dei tifosi viola presenti al Franchi. Ora i pessimisti insistono nel ricordarsi le occasioni sprecate con l’Atalanta nella semifinale di andata di Coppa Italia. Beh, ogni partita ha una sua storia e magari le lezioni valgono come esperienze da non ripetere. Almeno in teoria, perché questa Fiorentina non segue sempre questa regola. Diciamo che allora, a Bruges, magari sarà bene evitare che quel piccolo vantaggio non venga gettato al vento dopo sette minuti come è accaduto a Bergamo. E nemmeno dopo mezz’ora. Anzi, già che ci siamo, sarebbe meglio mai.
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