Viola, i talenti del futuro. Harder, chiedete a Kayo: "Europei U19 e Fiorentina. Voglio prendermi tutto»

Un anno dopo, ancora la Spagna in semifinale. Un test verità per la Nazionale U19 che sogna di ripetere lo storico percorso di dodici mesi fa degli Azzurrini viola Amatucci e Kayode, il quale con un suo gol in finale regalò il titolo al nostro Paese. Lo spera anche Jonas Harder, centrocampista classe 2005 della Fiorentina Primavera nonché unico viola convocato dal ct Corradi in Irlanda: "Nel nostro ritiro si respira un forte senso di orgoglio" racconta da Belfast: "Vestire la maglia della Nazionale è qualcosa di davvero speciale".

Avverte pressione dopo il trionfo di un anno fa?

"Sappiamo di essere sotto gli occhi di tutti ma questo non ci mette tensione addosso. Certo, la voglia di replicare il successo è tanta e daremo tutto per far gioire ancora l’Italia"

La Spagna, però, è un avversario tosto…

"La Roja ha grandi individualità ma noi vogliamo fare il meglio, in base a quelle che sono le nostre possibilità".

Veniamo a lei: che le viene da dire se ripensa a quando a 5 anni giocava nel Galluzzo come portiere?

"Intanto che fortunatamente ho cambiato ruolo: volevo emulare mio zio Daniele Balli. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e mi pare incredibile di essere qui a parlare della possibilità di vincere un trofeo internazionale".

Tanti si chiederanno il perché del suo cognome straniero…

"La metà della mia famiglia è tedesca (il padre è di Amburgo, ndr) ma sono nato in Italia e mi sento italiano. Diciamo che se proprio sento di avere qualcosa di tedesco, credo sia il sangue freddo in partita".

Kayode, match-winner un anno fa, le ha dato dei consigli?

"Ho parlato a lungo con Kayo e Amatucci del loro successo di un anno fa e ancora oggi leggo nei loro occhi tanta emozione. E il mio sogno è quello di essere decisivo come lo è stato Mike, con l’Italia e in viola".

Andrea Giannattasio