Frosinone-Lecce 1-1: Krstovic riacciuffa i ciociari con un calcio di rigore

Non basta ai padroni di casa il gol vantaggio segnato da Cheddira al termine del primo tempo

di MATTEO AIROLDI -
3 marzo 2024
Krstovic

Krstovic

Frosinone, 3 marzo 2024 – Finisce 1-1 la sfida in zona salvezza tra il Frosinone e il Lecce. Un pari che smuove la classifica di entrambe le squadre, ma che – anche alla luce dei risultati delle dirette concorrenti – non permette a ciociari e salentini di uscire dal terreno di gioco dello Stirpe pienamente soddisfatti. Nell’arco dei 90’, però, non sono mancati emozioni e sussulti, che si sono concentrati in modo particolare nei secondi 45’ di gioco. Il primo tempo è stato infatti piuttosto bloccato sul piano tattico e con pochi, veri sussulti: alla buona occasione iniziale di Cheddira, Krstovic ha risposto con una conclusione ribattuta di piede e non senza fatica da Cerofolini al 26’. Proprio prima del duplice fischio di Guida, però, l’attaccante marocchino ha aperto le danze risolvendo un batti e ribatti in area con un sinistro potente, valso l’1-0 ciociaro. Con la situazione sbloccata, la partita nella sua seconda metà ha preso quota e al 61’ è arrivato il pari dei salentini con il rigore prima sbagliato da Rafia e poi fatto ribattere e trasformato da Krstovic. Subito il gol, il Frosinone ha avuto la forza di reagire e nel finale, grazie anche ai cambi operati da Di Francesco, si è nuovamente gettato in avanti sfiorando il contrsostpasso al 63' con Gelli, che colpisce la traversa, e poi nei secondi finali di gioco con il velenoso colpo di testa di Kajo Jorge.  

Le scelte di Di Francesco e D’Aversa

Alla ricerca di un successo che manca dal 21 gennaio, Di Francesco di tornare al 4-3-3: Cerofolini viene preferito a Turati per difendere la porta dei Ciociari. Davanti al portiere classe 1999, a comporre la linea difensiva a quattro ci sono Zortea – che vince il ballottaggio con Lirola –, Okoli, Romagnoli e Valeri. In mezzo al campo, a fungere da regista, viene scelto ancora Mazzitelli, che ha ai suoi lati Gelli e Brescianini. Al centro del tridente c’è invece Cheddira, supportato sulle corsie laterali da Soulé ed Harroui. Schieramento speculare per il Lecce di D’Aversa, che in difesa recupera Pongracic e lo schiera a comporre il reparto, davanti a Falcone, assieme a Gendrey, Baschirotto e Gallo. Kaba, Ramadani e Rafia compongono invece il centrocampo, mentre in attacco torna Krstovic a formare un terzetto molto dinamico assieme a Banda e ad Almqvist.

Primo tempo

Bastano appena tre minuti, però, per vedere i piani di Di Francesco parzialmente scompaginati: un problema di natura muscolare mette infatti fuorigioco Harroui, che viene così sostituito da Reinier con Gelli che si alza leggermente e trasforma in una sorta di 4-2-3-1 lo schieramento dei ciociari, che proprio pochi istanti più tardi creano la prima occasione della gara con la botta dalla distanza di Cheddira, che costringe Falcone agli straordinari. Un primo segnale lanciato ai salentini, in un inizio di gara in cui sono i gialloblù a impostare i ritmi, con il Lecce che deve invece per così dire accontentarsi di qualche rara sortita, come quella che al 14’ porta Banda alla conclusione dalla lunga distanza bloccata in due tempi da Cerofolini. Ad andare ben più vicino al gol del vantaggio per i giallorossi, che provano a prendere campo e vigore all’interno di un match decisamente tattico, è Krstovic, il quale, servito in profondità da Pongracic – bravo a recuperare palla al limite dell’area –, non ci pensa due volte e calcia a botta sicura all’indirizzo di Cerofolini, bravo a sventare la minaccia con un pronto intervento di piede. I ciociari lasciano che la fiammata giallorossa si esaurisca per poi gettarsi, nel quarto d’ora conclusivo del primo tempo, nuovamente in avanti. Una scelta che viene premiata in pieno recupero, quando la partita, improvvisamente, si sblocca: sugli sviluppi di una punizione battuta dalla trequarti, infatti, Cheddira sbroglia un batti e ribatti in area con un potente mancino che si infila sotto la traversa e scuote la rete della porta salentina mandando il Frosinone negli spogliatoi avanti 1-0.

Secondo tempo

Colpito proprio prima della pausa di metà gara, il Lecce prova a reagire con un avvio di ripresa intraprendente e al 58’ si guadagnano un calcio di rigore: Zortea commette un’ingenuità calibrando male il retropassaggio per Cerofolini che, nel tentativo di soffiare il pallone a Krstovic – bravo nel capitalizzare l’errore avversario – lo stende in piena area e procura al Lecce un calcio di rigore: sul dischetto va Rafia che calcia un penalty debole e troppo poco angolato, che Cerofolini neutralizza facendosi perdonare il precedente errore. L’esultanza dei ciociari viene però ben presto soffocata dal VAR che, dopo un attento controllo, ravvisa un’entrata in area troppo anticipata dei difensori ciociari e fa ripetere il rigore: agli undici metri questa volta si presenta Krstovic che calcia una conclusione bassa, potente e verso l’angolino, che Cerofolini riesce a intuire ma non a neutralizzare. La reazione del Frosinone al gol subito un po’ a freddo è però abbastanza decisa, perché al 63’ Gelli colpisce la traversa con un destro a giro. I ritmi di gara si alzano vertiginosamente e al 68’ c’è spazio anche per le proteste degli uomini di Di Francesco, che chiedono a gran voce un calcio di rigore per un tocco di braccio in area di Krstovic, il quale ha però chiaramente l’arto attaccato al corpo e in posizione consona. Chiusa la breve polemica, i gialloblù si rigettano all’attacco e al 72’ arrivano al gol dopo una bella combinazione tra Cheddira e Brescianini, il quale, però, prima di insaccare la palla si trova in posizione di fuorigioco, portando così all’annullamento della rete. Dall’altra parte, intuendo il momento di difficoltà dei suoi, D’Aversa fa quattro cambi gettando in mischia nel giro di un quarto d’ora Gonzalez, Sansone, Oudin, Blin e Piccoli. E proprio l’ex attaccante dell’Empoli, sfruttando un’incertezza di Okoli e Cerofolini, colpisce di testa il pallone e per un soffio non trova lo specchio della porta, che era completamente sguarnito. Di Francesco risponde rivoluzionando l’attacco ciociaro con gli inserimenti di Seck e Cajo Jorge, che si presentano nel match dando grande frizzantezza alla manovra gialloblù. Nonostante il forcing finale del Frosinone, culminato nel colpo di testa del brasiliano, con il pallone alzato sopra la traversa dall’intervento provvidenziale di Falcone al 97’, la partita non si sblocca nuovamente e il triplice fischio finale di Guida sancisce l’1-1. Il tabellino: Frosinone (4-3-3): Cerofolini; Zortea, Okoli, Romagnoli, Valeri; Gelli (dal 77’ GHedjemis), Mazzitelli, Brescianini (dal 77’ Barrenechea); Soulé, Cheddira (dall’87 Kaio Jorge), Harroui (dal 4’ Reinier e dal 87’ Seck). All. Di Francesco. Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Kaba (dal 62’ Gonzalez), Ramadani, Rafia (dal 67’ Sansone); Almqvist (dal 77’ Blin), Krstovic (dal 77’ Piccoli), Banda (dal 67’ Oudin). All. D’Aversa. Arbitro: Marco Guida della sezione di Torre Annunziata (Na) Marcatori: Cheddira (47’), Krstovic (61’ R) Note – Ammonizioni: Reinier, Almqvist.

 

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