Genoa-Cagliari 3-0, Thorsby, Frendrup e Gudmundsson firmano il colpo salvezza

Fanno festa i rossoblù di casa, che calano il tris e blindano la categoria. Per i sardi alle porte la gara della verità contro il Lecce

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
29 aprile 2024
Albert Gudmundsson (Ansa)

Albert Gudmundsson (Ansa)

Genova, 29 aprile 2024 - Il Genoa per mettere un ulteriore sigillo, praticamente quello della matematica, a una salvezza di fatto mai in bilico e il Cagliari per trovare punti buoni ad allontanarsi dalla rovente bagarre della coda della classifica: alla fine a festeggiare sono i rossoblù di casa, che infiammano il Ferraris grazie a un tris firmato da Thorsby, Frendrup e Gudmundsson. La banda Gilardino, che festeggia al meglio l'imminente rinnovo, sale così a 42 punti: esattamente 10 in più rispetto ai sardi, che restano così pesantemente invischiati nelle sabbie mobili della bassa classifica, in una bagarre che, tolta la Salernitana già retrocessa, comprende ben 7 squadre. Archiviata la gara di Marassi, all'orizzonte per il Genoa si staglia l'ostacolo Milan, da provare a scavalcare per impreziosire ulteriormente un ottimo campionato da neopromossa: oltre a mettere nel mirino le posizioni ancora più nobili di metà classifica. Il Cagliari invece nel prossimo turno se la vedrà con il Lecce, che lo precede in classifica a 36 punti: sulla carta l'ultima chance per entrambe di tirarsi definitivamente fuori dalle secche.

Le formazioni ufficiali

  Gilardino si affida a un 3-5-2 aperto da Martinez, protetto da Vogliacco, De Winter e Vasquez, con Sabelli e Martin sulle bande e Thorsby, Badelj e Frendrup in mezzo al campo: le due punte invece sono Gudmundsson e Retegui. Ranieri risponde con un 3-4-2-1 che tra i pali vede Scuffet, con Hatzidiakos, Wieteska e Obert in difesa, Di Pardo e Augello sulle corsie esterne e la coppia Deiola-Prati all'altezza della mediana: l'unica punta è Shomurodov, rifornito da Oristanio e Gaetano.  

Primo tempo

  Pronti, via e il Genoa prova subito ad affidarsi al suo asse migliore: Gudmundsson scodella al centro per Retegui, anticipato in maniera provvidenziale da Scuffet. Il Cagliari risponde con una trama tra Oristanio e Di Pardo, con il cross di quest'ultimo che giunge placido tra le braccia di Martinez. La prima vera chance del match arriva al 13', quando Martin si incarica della battuta del primo corner per i padroni di casa che raggiunge la testa di De Winter, che però calibra male la mira. La replica degli ospiti è affidata a Shomurodov, che al 16' incorna sopra la traversa un traversone di sinistro di Oristanio. I rimpianti del Cagliari si accentuano al 17', quando un gran cross di Sabelli apparecchia per il colpo di testa vincente di Thorsby, bravo a battere di potenza Scuffet dopo aver anticipato Hatzidiakos. Passano 10' e il Genoa raddoppia con Frendrup, che con un destro a giro capitalizza al meglio il rimorchio di Vasquez, a sua volta servito da Badelj. I sardi accusano il colpo ma provano a reagire con la verticalizzazione di Gaetano per Oristanio, la cui conclusione è troppo debole per spaventare Martinez. Al 33' torna pericoloso il Genoa con un cross basso di Thorsby per Retegui, che colpisce solo l'esterno della rete. Sull'altro fronte Augello scucchiaia per Wieteska, che stacca bene ma senza trovare la porta. L'ultima occasione del primo tempo capita ancora ai sardi, che guadagnano un giro dalla bandierina: la palla viene spizzata da Deiola per Hatzidiakos, che per poco non riesce a piazzare la zampata vincente che avrebbe riaperto la partita nel momento migliore, proprio a ridosso del duplice fischio di Dionisi.

Secondo tempo

  Ranieri non ci sta e prova a rivoluzionare il suo Cagliari: restano negli spogliatoi Di Pardo, Hatzidiakos e Oristanio ed entrano Nandez, Zappa e Lapadula. Il copione però non cambia, perché a sfiorare la rete è ancora il Genoa con Badelj, la cui botta da fuori non va lontanissima dal bersaglio. Al 53' è Thorsby ad andare a un passo dal gol, che sarebbe stato il secondo della sua serata, a chiusura di una ripartenza avviata da Gudmundsson e Sabelli, l'autore del cross: il colpo di testa del norvegese stavolta trova la pronta replica di Scuffet. Al 57' il piede fine di Gudmundsson pesca la testa di De Winter, che manda la sfera alla sinistra del portiere ospite. Al 61' un'iniziativa di Shomurodov, fresco di ammonizione incassata da Dionisi per un intervento in ritardo su Sabelli, frutta un corner grazie alla deviazione di Vogliacco: della battuta se ne incarica Augello, che trova sul secondo palo Lapadula, che schiaccia di testa fuori dal bersaglio. Il Cagliari non solo non riesce a riaprire la contesa ma addirittura, al 63', incassa il tris del Genoa, a firma dell'uomo più atteso: Gudmundsson avvia e chiude l'azione rifinita da Frendrup, bravo a sfruttare al meglio il controllo sbagliato di Obert prima di premiare l'inserimento del proprio compagno di squadra. Con la partita ormai in discesa, Gilardino apre la girandola dei cambi dando riposo a Martin e Sabelli, rimpiazzati da Haps e Spence. Al 68' il Cagliari prova a reagire a un passivo molto pesante con Nandez, che cerca e trova all'altezza del secondo palo Obert, che di testa non riesce a trovare la porta. Un altro giro di sostituzioni vede Ranieri inserire Azzi per Shomurodov e Gilardino gettare nella mischia Bohinen e Cittadini per Badelj e Vasquez: in seguito a lasciare il campo, non senza aver prima ricevuto la meritata standing ovation, è anche Gudmundsson, rimpiazzato da Vitinha. Intanto Ranieri lancia Mutandwa per Augello, che si presenta con un destro su suggerimento di Lapadula che si spegne solo sull'esterno della rete. Dall'altro lato del campo replica Vitinha con un'iniziativa in prima persona che termina con un sinistro alto: all'89' è ancora protagonista l'ex Marsiglia, fermato in uscita da Scuffet, che nell'occasione subisce anche fallo. E' di fatto il penultimo fischio di Dionisi prima di quello che manda le squadre negli spogliatoi, sancendo il colpo salvezza del Genoa a spese del Cagliari.  

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