Guida suona la carica: "Voglio un Fano grintoso"
Il presidente Granata: "Abbiamo bisogno di soluzioni ai nostri problemi. E queste possono arrivare solo con l’atteggiamento visto con il Chieti".
L’Alma Juventus Fano continua la preparazione in vista della trasferta di Tivoli, dove sono attesi da un altro scontro diretto per risalire la classifica e tornare in zona playout, mantenendo sempre una lunghezza massima dalla sestultima di sette punti. Patron Salvatore Guida ha parlato alla squadra alla ripresa degli allenamenti, caricando l’ambiente e dando coraggio ai ragazzi. Mister Manoni durante il lavoro pomeridiano ha spronato il gruppo a dare il massimo in questa settimana, consapevole che dovrà lavorare più sulla parte mentale che sulla parte tecnica, lavoro non semplice, ma che grazie alle sue esperienze passate il tecnico granata saprà gestire al meglio. La fiducia all’allenatore non è mai venuta meno nonostante gli ultimi due risultati, come ribadisce anche il presidente Salvatore Guida: "Non si tratta di fiducia, ma di risultati. Per me sono tutti responsabili delle ultime due prestazioni, come non lo è nessuno. Il mister è quello che in genere paga sempre per tutti, ma in questo caso non dovrebbe essere così, per me sono tutti colpevoli e tutti bravi".
Il presidente Guida ha chiesto ai ragazzi una prova di grande carattere, pari a quella vista con il Chieti: "Il pareggio con Atletico Ascoli brucia ancora. Io ho sperato tanto nella vittoria dopo la rete del vantaggio, ma le partite bisogna guadagnarsele e bisogna vincerle con il sudore e con ogni arma possibile. Non si può sperare di vincere una partita con il vento. Io non do colpe a Dubaz che ha commesso l’errore sul gol dell’Atletico Ascoli, o all’allenatore, ma alla prova che secondo me non è stata di carattere, quella prova che da qualche settimana chiedo alla squadra e che ho visto con il Chieti, giocata con il coltello con i denti ed è quello il Fano che vorrei vedere ogni volta in campo. Il risultato lo dà il campo, e di fronte puoi trovare una squadra che può essere più tecnicamente preparata, perché ricordiamoci che l’Alma è composta per l’ottantacinque per cento da giovani (foto Pensalfini). Io non colpevolizzo nessuno e non cerco alibi: voglio risultati, certezze, risposte e soluzioni, ovvero prove di carattere per risalire la china, partecipare ai playout e nel peggiore dei casi fare la domanda di ripescaggio. La speranza è l’ultima a morire".
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