Il braccio di ferro con l’Ancona. La Recanatese decisa a sorprendere

I giallorossi, senza Re e Raparo, difendono la quinta piazza, i dorici desiderosi di risalire la china

18 novembre 2023
Il braccio di ferro con l’Ancona. La Recanatese decisa a sorprendere

Il braccio di ferro con l’Ancona. La Recanatese decisa a sorprendere

Non è "la madre di tutte le partite" ma non è nemmeno, inutile nasconderselo, una gara come le altre. Recanatese-Ancona infatti è più di un derby, con le due città ad un tiro di schioppo ed una trasferta, dal Colle dell’Infinito allo Stadio del Conero che si potrebbe fare, visto il clima tutt’altro che autunnale, tranquillamente in bici. Le motivazioni sono innumerevoli: in primis quelle dettate dalla classifica che vede i giallorossi (in "striscia" da 4 match) sopravanzare gli avversari di 5 lunghezze e probabilmente nessuno, all’inizio della stagione, poteva prevederlo. Ci sono poi i molteplici ex, da Pagliari a Pesaresi, da Ricci a Melchiorri che hanno vissuto, con il "Cavaliere armato", esperienze differenti, in epoche totalmente diverse, da quelle gloriose del "vice" allenatore leopardiano ai tempi grami del 2017 che precedettero il fallimento. Non da ultimo due allenatori che fanno del calcio propositivo il loro "mantra": addirittura spregiudicato quello di Colavitto che tuttavia, subentrato in corsa, si trova a gestire una rosa che non ha costruito e che conosce solo in parte. Il gioco della Recanatese è fatto di pressing, palla a terra, possesso e ripartenze chiaramente cercando di esaltare le caratteristiche delle sue punte di diamante ma anche dei "velocisti" che sulle praterie dello stadio anconetano potrebbero essere un fattore. Morale di tutto il discorso? È davvero un derby da tripla, ricordando anche il duplice 4-0 dell’anno scorso con andamenti esattamente opposti ma d’altronde maturati in periodi completamente diversi vissuti delle due compagini e che furono la conseguenza anche di episodi specifici. Gli organici sono al completo o quasi: la Recanatese, oltre ovviamente allo sfortunatissimo Re, è costretta a rinunciare soltanto a Raparo. Probabilmente sia Manè che Gomez, non ancora al cento per cento, saranno inizialmente in panchina per cui l’undici titolare dovrebbe essere molto simile a quello ammirato domenica contro l’Olbia.

In casa Ancona ritorno fondamentale è quello di Paolucci che ha scontato il turno di squalifica e se Gatto sarà il playmaker dovrà cedergli il passo uno tra Saco e Nador. Peli, arrivato in estate in prestito dall’Atalanta, viene dato in progresso e nel 4-3-3 canonico del tecnico di Pozzuoli si giocherà il posto con Energe, affiancando nel reparto offensivo l’intoccabile Spagnoli e Cioffi. Un altro dubbio riguarda la difesa con il ballottaggio, come esterno destro, tra Clemente (in gol a Fermo) e Barnabà. Inamovibili, al centro, Cella e Pellizzari. L’attesa è palpabile per un confronto che non sarà un "superclassico" del calcio marchigiano ma che comunque, nei tempi recenti, ha sempre regalato emozioni forti.

Andrea Verdolini

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