Il campionato di serie C che verrà "La Recanatese inserita tra le big"

L’analisi del tecnico Marco Alessandrini, massimo conoscitore della categoria: "Si profila un girone di ferro"

10 giugno 2023

Cartina geografica alla mano ed alla luce del sorprendente esito delle semifinali playoff dell’altro ieri è possibile ipotizzare un primo abbozzo di quello che potrebbe essere il nuovo girone B di Serie C e l’esito non è certo dei più rassicuranti, anzi. Ci sono poi alcune situazioni da valutare, in primis quella del Siena la cui iscrizione appare, al momento, simile ad un "mezzo miracolo". Le 20 compagini "papabili" sarebbero, oltre alla Recanatese e alle altre marchigiane, Rimini, Spal, Gubbio, Perugia, V.Entella, Sestri Levante, Olbia, Torres, Arezzo, Carrarese, Lucchese, Pontedera, Pescara, Pineto, Fiorenzuola e Cesena. Davvero da far tremare i polsi, con il ritorno dell’Alessandria nella sua collocazione "naturale", ossia il raggruppamento Nord con le altre piemontesi e l’inserimento delle due abruzzesi che quindi darebbero vita ad una sorta di stra-cittadina. Questo al "netto" delle innumerevoli variabili ed incognite che ci sono: "fosse davvero così, da un punto di vista sportivo, sarebbe un torneo bello, stimolante e ricco di interesse. Suscita – dice Marco Alessandrini che di questo campionato se ne intende – qualche apprensione per la presenza di tanti clubs blasonati e sarà problematico allestire rose competitive, anche per rimanere in categoria. È vero che la prospettiva di giocare in stadi prestigiosi ti fa venire un’adrenalina clamorosa".

Il blasone però sembra contare quasi nulla, considerando l’eliminazione di Pescara e Cesena, che la finale per la B sarà Foggia-Lecco e nessuno ci avrebbe scommesso una lira: "È il bello ed il brutto del calcio. Nel senso che il lavoro fatto in un certo modo comunque paga, questo a prescindere dal pedigree dei clubs o dei singoli calciatori. Foschi e Delio Rossi vedono gratificati i loro sforzi: certo, spesso c’è grande amarezza quando gli obiettivi sfuggono all’ultimo secondo" (le parole del mister, in questo caso, trasudano in parte l’amarezza per la retrocessione della sua Pistoiese l’anno scorso nei playout con l’Imolese per una rete arrivata quasi a tempo scaduto e messa a segno, guarda un po’, da Vona attuale difensore della Recanatese ndr). Il problema è che anche le nuove arrivate nutrono delle ambizioni".

Proprio così ed i primi movimenti di mercato lo stanno a dimostrare. "L’Arezzo potrebbe essere una protagonista: ha confermato Gucci, in attacco ha preso Guccione dal Mantova e riparte da una certezza in panchina come Paolo Indiani. Lo stesso Pineto, conoscendo il presidente farà di sicuro una squadra all’altezza". Come le sembra il binomio di attacco che si sta profilando alla Recanatese con Melchiorri-Sbaffo? "Non solo entrambi hanno enormi qualità ma anche un’intelligenza calcistica non comune. Poi si completano a vicenda e possono convivere benissimo. I 36 anni di Melchiorri? Va gestito con intelligenza ma questo riguarda un po’ tutti i giocatori".

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