Il portiere Perucchini si sofferma sul blackout con il Rimini. "Gli errori fanno parte del gioco, ma ora dobbiamo dare il massimo»

Un esame di coscienza: "Ognuno guardi dentro di sé. I tifosi ci aiuteranno . L’Arezzo? Fame di vittoria". .

29 febbraio 2024
"Gli errori fanno parte del gioco, ma ora dobbiamo dare il massimo"

"Gli errori fanno parte del gioco, ma ora dobbiamo dare il massimo"

Dopo l’allenamento al Paolinelli, è il portierone bergamasco Filippo Perucchini a soffermarsi sulla partita persa contro il Rimini, sui blackout della squadra e sul prossimo avversario, l’Arezzo. Momento difficile per l’Ancona in cui la squadra vuole fare quadrato per centrare l’obiettivo salvezza. "Difficile trovare una spiegazione logica a quello che è successo in quei sei minuti – attacca Perucchini – Sicuramente fa male, perché non è la prima volta che succede. Un aspetto che dobbiamo curare bene, in modo dettagliato durante la settimana. E’ capitato tante volte che abbiamo fatto primi tempi davvero importanti, poi l’episodio, il gol subito o quello che è, e ci siamo un po’ sfaldati. Ne abbiamo parlato tra di noi, insieme, sicuramente ognuno di noi deve lavorare dentro di sé per capire il perché e il come evitare queste cose. Fermo restando che nel calcio i gol di fanno e si prendono".

Errori, lacune, ecco come la vede il portiere: "Un problema tecnico non direi, gli errori fanno parte del calcio, bisogna limitarli al massimo. Su questa cosa dobbiamo fare uno step mentale, che non è così grande da fare, quando poi ci si riesce si capisce che basta davvero poco per cambiare qualcosa, questo non solo nel calcio. Dobbiamo arrivarci e farlo subito, ormai mancano dieci partite, dobbiamo giocare due mesi a bomba senza pensare a troppe cose, ognuno di noi deve andare oltre i propri limiti e sono convinto che questa squadra non vale la posizione in classifica e i 30 punti che ha attualmente". Quale ricetta in questo momento? "Pensare che sono rimaste dieci partite, 30 punti in palio, è il momento di trovare dentro di sé il modo per dare il 110 per cento per due mesi – prosegue Perucchini –. Ne ho vissute tante di situazioni, anche simili a questa, inutile fasciarsi la testa, è il momento in cui ci si deve mettere lì e lavorare". Col sostegno della tifoseria e con un gruppo compatto... "I tifosi ci hanno sempre aiutato e so che continueranno a farlo. Nel calcio quando queste cose le hai già vissute riesci a capire la differenza tra un gruppo che ci crede e uno che lascia andare. Questo è un gruppo che ci crede e che ci ha sempre creduto. Altrimenti questi primi tempi non li avremmo mai fatti. Ora dobbiamo tirare fuori la reazione di una squadra che sa quello che vuole". Sulla visita di Mauro Canil al campo: "Ha ribadito questi concetti, ci ha dimostrato ancora una volta la vicinanza della società e della proprietà". Sull’Arezzo, Perucchini conclude: "E’ una squadra di categoria, con giocatori importanti, che sta facendo un bel campionato. Anche se per noi è fondamentale focalizzarci su noi stessi, per andare su ogni campo con la fame, la cattiveria, la grinta, la voglia di portare via punti".

g.p.

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