Il rimpianto di Luciano "Potevamo fare di più"

Il ct: "Non abbiamo concesso molto, non siamo stati pronti sulle ribattute Da qui dobbiamo ripartire subito per trovare dei miglioramenti".

10 settembre 2023
Il rimpianto di Luciano   "Potevamo fare di più"

Il rimpianto di Luciano "Potevamo fare di più"

Probabilmente non se la immaginava così, la sua prima alla guida dell’Italia. E dopo il gol di Immobile a inizio ripresa, il suo sogno di debuttare vincendo da ct avrà preso ancora più forma. Ma la Macedonia del Nord sa sempre come farci la doccia fredda, come smontare i nostri progetti quando si avvicinano le grandi manifestazioni. E Luciano Spalletti deve spiegare, ora, come siamo rimasti impigliati in tanti rimpianti nella partita di Skpje e come si possa affrontare ora l’Ucraina già con la tensione del dentro o fuori.

"La squadra ha giocato una buona partita – dice il ct ai microfoni Rai, apparendo relativamente sereno –. Non abbiamo concesso molto e nelle possibilità di scelta c’era lo spazio, la tranquillità di poter scegliere dei passaggi per andare a far male".

Cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno, il commissario tecnico. Che intravede però quale sia stato il nostro problema tattico. "La sofferenza – dice Spalletti – è stata sul piano di questo ’sporco’, di queste ribattute, di queste seconde palle dove non siamo stati pronti a ricreare questo blocco squadra sul piano difensivo e le respinte sono state spesso oggetto di riconquista dei centrocampisti che accompagnavano e che venivano a sostegno".

Adesso con l’Ucraina martedì è obbligatorio vincere per non rischiare l’ennesimo flop e finire fuori anche dagli Europei dove, tra l’altro, siamo campioni in carica.

Spalletti adesso deve lavorare su alcuni elementi emersi in questa partita per aggiustare le cose e, come aggiunge, "andare a cercare di trovare dei miglioramenti".

Il ct azzurro conferma che le emozioni provate da commissario tecnico sono difficilmente paragonabili alle altre. "Un po’ di emozione c’è – dice – perchè non è che si giochi dentro lo stadio, ma in tutto il mondo una partita dell’Italia considerando che abbiamo emigrati in ogni parte del mondo. Tutti erano alla tv a guardarci per cui quello che facciamo sul campo loro sono nelle condizioni di poterci valutare".

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