Il successo sui dorici ha dato linfa e ottimismo alla Filippi band che suona con i suoi maestri d’orchestra per un finale si spera memorabile. La Recanatese ora spera di svoltare: a partire dalla gara di Pineto

L'articolo analizza la recente vittoria della Recanatese contro l'Ancona, sottolineando la necessità di mantenere la concentrazione e la solidità difensiva per raggiungere gli obiettivi. Si evidenziano i punti di forza della squadra e si proietta verso le prossime sfide con determinazione.

25 marzo 2024
La Recanatese ora spera di svoltare: a partire dalla gara di Pineto

La Recanatese ora spera di svoltare: a partire dalla gara di Pineto

Per vedere se davvero la "rondine" della vittoria con l’Ancona farà Primavera occorrerà attendere poco. Filippi ha infatti sacrosantamente ragione quando afferma che la bella prestazione contro i dorici non deve rimanere fine a sé stessa. Tante volte, troppe volte nel corso di questa stagione, abbiamo assistito ad eccellenti prove collettive a cui hanno fatto seguito repentine ed inattese cadute. Per questo, volenti o nolenti, con la Recanatese attuale c’è da andarci con i piedi di piombo anche se qualche segnale visto contro l’incommentabile compagine dorica fa ben sperare. Anzitutto, con i tempi che corrono e rammentando che questa squadra ha sempre 58 gol subiti sul groppone, quando si esce dal campo senza subire reti è una gran bella notizia. Tralasciamo l’ultimo spezzone del derby che non fa molto testo ma anche quando gli ospiti erano in partita abbiamo rivisto una difesa attenta e concentrata come nei suoi giorni migliori. Spagnoli, con la sua abilità, si è costruito un’opportunità in "estirada" e qualche brivido lo si è corso su una sventola di Basso da posizione defilata. Poca roba, tutto sommato e continuiamo a ritenere che ogni discorso presente e futuro non possa partire se non da un minimo di solidità del reparto arretrato. Altra componente assolutamente determinante è la salute della "trimurti", dei tre giocatori cioè che possono e debbono fare la differenza ossia Sbaffo, Melchiorri e Carpani che pochissime altre compagini di questa categoria possono vantare. Sono loro che debbono caricarsi sulle spalle oneri e responsabilità per cercare di uscire da questa situazione che era e resta complessa ma che almeno, dopo i tre punti conquistati nel derby, concede prospettive e possibilità. Tra le immagini più belle del match di sabato, l’esultanza "liberatoria" del jolly ascolano dopo la rete del 2-0, le sportellate che puntualmente la punta maceratese dà e riceve non sottraendosi nemmeno per un secondo alla lotta, le giocate illuminanti del Capitano, vero valore aggiunto tanto più…quando la salute lo assiste. Si poteva e forse si doveva concretizzare di più, per ribaltare completamente il risultato dell’andata ma non vanno dimenticate nemmeno le due traverse colpite ed il dubbio episodio del rigore negato a Mazia. Morale di tutto il discorso? Le ultime cinque partite debbono essere interpretate come delle finali, senza accentuarne la pressione ma con la spietata determinazione di chi vuole raggiungere l’obiettivo. Sabato, sul campo del Pineto-rivelazione, reduce dal 2-2 di Perugia e che ha la consolidata abitudine di realizzare gol decisivi in zona Cesarini sarà uno step fondamentale e non solo per trascorrere una Pasqua sportivamente serena.

Andrea Verdolini

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