Il tecnico dei giallorossi Filippi: "C’è rammarico dopo una partita del genere. Il punto non avrebbe cambiato il nostro cammino, adesso conta solo vincere». "La Recanatese ha fatto un gran partita a Perugia, peccato»

La Recanatese ha mostrato lucidità e attenzione contro il Perugia, ma alla fine ha perso per mancanza di concretezza. Il tecnico Filippi elogia la squadra ma ammette il rammarico per la sconfitta. Ora si preparano per sfidare il Pescara.

4 marzo 2024
"La Recanatese ha fatto un gran partita a Perugia, peccato"

"La Recanatese ha fatto un gran partita a Perugia, peccato"

Un’ottima prestazione collettiva all’insegna della lucidità e dell’attenzione che non sono (quasi) mai mancate, cercando al contempo anche di colpire sfruttando la non impeccabilità della retroguardia avversario. Tutto sacrosantamente vero e giusto ma alla resa dei conti la Recanatese è tornata da Perugia con le pive nel sacco perché, al di là di tutti i bei discorsi che sono stati fatti, adesso conta esclusivamente la concretezza. "Abbiamo fatto una grande partita, è stato il commento del tecnico Giacomo Filippi, con i ragazzi che hanno rispettato in pieno quello che gli era stato chiesto. Non c’è stato alcun timore reverenziale ed anzi abbiamo cercato di costruirci delle possibilità. Non posso quindi non fare i complimenti ai miei giocatori. Rammarico? Certo perché dopo una partita del genere il premio sarebbe stato almeno quello del pari: attraverso questo genere di prestazioni sono sicuro che raggiungeremo quello che ci siamo prefissati". L’allenatore siciliano poi, con genuina franchezza, si dimostra anche più realista del re: "Il punto non è che avrebbe cambiato molto gli equilibri del nostro cammino. La prestazione ci rimane e domani siamo pronti di nuovo ad entrare in campo e vendere cara la pelle per ottenere la vittoria". Contro i grifoni che disponevano di una serie di soluzioni offensive praticamente infinita, la difesa ha retto alla grande annullando sia il temuto Sylla che i trequartisti, sul cui talento non si discute. A "spaccare" la partita ci ha pensato Seghetti che, per inciso, ormai non è più una scoperta: su di lui Shiba ha ringhiato ed ha sofferto anche perché si è trovato a fare i conti pure con Lisi, calciatore di tutt’altra pasta rispetto a Cancellieri. Nulla di nuovo anche in questo caso: a leggere, prima della gara, la panchina del Perugia con le sue "stelle", alcune delle quali nemmeno impiegate come Kouan, Angella e Vazquez, qualche differenza, oggettivamente, la si notava. Almeno non c’è troppo tempo per piangersi addosso: è già vigilia del confronto con un’altra big del girone, il Pescara, tra l’altro ferito dalla pesante scoppola, 4-1 subita a Sassari. Caratura simile ma caratteristiche profondamente diverse rispetto agli umbri ma per i giallorossi cambia davvero poco: la classifica non concede più nessuna distrazione.

Andrea Verdolini

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