Da Gavi a Vinicius, raffica di infortuni con le nazionali e nuova polemica sui calendari

Il talento del Barcellona si è rotto il legamento crociato del ginocchio destro con la Spagna e starà fuori almeno otto mesi. La lunga lista dei ko eccellenti nella pausa dei campionati

di PAOLO GRILLI -
20 novembre 2023
Gavi, 19 anni, dolorante a terra dopo la rottura del crociato in Spagna-Georgia

Gavi, 19 anni, dolorante a terra dopo la rottura del crociato in Spagna-Georgia

Roma, 20 novembre 2023 – Gavi, Bastoni, Miretti, Camavinga, Zaire-Emery, Vinicius, Oyarzabal, Ter Stegen, Mandi, Muriqi, Ocampos, Haaland, Onana, Rashford, Bowen, McKennie, Antonio, Eriksen e Ochoa. E’ lunga la lista degli infortunati eccellenti nella pausa per le nazionali. Ed è un tributo davvero pesante quello che devono pagare i rispettivi club di appartenenza, che in certi casi dovranno fare a meno dei propri campioni per poco tempo, in altri invece si troveranno a dover fronteggiare assenze lunghissime. Come il Barcellona, che per nove mesi sarà senza Gavi, il giovanissimo faro del centrocampo che si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro in Spagna-Georgia, partita poi ininfluente essendo la ‘Roja’ già qualificata per gli Europei. Il mediano 19enne, talento assoluto del calcio, salterà anche le Olimpiadi. E consola poco il Barca il fatto che la Fifa, da regolamento, in base al programma Protection, debba ora indennizzare il club catalano fino a 7,5 milioni.  Anche il Real di Ancelotti, rimanendo nella Liga, avrebbe fatto a meno volentieri di questa pausa di campionato: Vinicius (stiramento al bicipite femorale col Brasile) rientrerà nel 2024, e non prima di gennaio lo farà anche Camavinga, infortunatosi al ginocchio – rottura del legamento collaterale – in allenamento con la Francia.  Non sfugge che nei tre casi citati si parli di giocatori molto giovani: con maggiori capacità di recupero, ma pure con – teoricamente – una maggiore capacità di resistere alle sollecitazioni. La raffica di ko di questa sessione internazionale riporta l’attenzione sui calendari fittissimi del calcio. Con gli atleti che non riposano sostanzialmente mai e devono sopportare sollecitazioni fisiche e psicologiche continue non mollare mai il colpo.   

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